Andare al mare
Lorenzo Matteoli
18 gennaio, 2013/01/18
Non si può votare per Monti perché non si può votare per Casini suoi servi e la sua famiglia e tantomeno per Fini/Tulliani la sua sfacciata arroganza e le sue bugie. Anche volendo qualificare Monti come salvatore della Patria, ed è necessario fare uno sforzo non indifferente per ignorare gli errori, la presunzione, l’arroganza accademica, le gaffe, e la pervicacia con la quale ha persistito nell’errore, la sua associazione con Montezemolo, Casini, Fini/Tulliani lo squalifica completamente. Una clamorosa ingenuità che da la dimensione povera, ma effettiva, dell’uomo. La stima Europea per Monti è l’ennesima dimostrazione, se mancava, che a Bruxelles non si capisce molto di quello che succede in Italia: pretendono di capire leggendo La Repubblica o le veline dei corrispondenti (stranieri), ma non hanno la minima idea della complessità e dell’enjeu del teatro politico italiano e delle sue complicate culture. Molti a Bruxelles hanno a lungo stimato Dipietro e solo dopo clamorosi episodi si sono resi conto della cantonata. La grossolanità delle interpretazioni dei funzionari della Commissione è scoraggiante e non basta l’intelligente azione di Marco Zatterin per educarli.
Non si può votare per Bersani perché non si può votare per Bindi, per Dalema e tantomeno per Camusso e Vendola: nessuno con un minimo di storia, di sensibilità e di coscienza laica/liberale potrebbe mai superare il problema. Non serve turarsi il naso e tapparsi occhi e orecchi: è contro natura.
Di un voto a Ingroia non si parla nemmeno: il peggiore degrado del giustizialismo moralista manettaro possibile. Confermato, se fosse stato necessario, dalla sua associazione con Dipietro e De Magistris.
Non si può votare per Berlusconi: la sua credibilità distrutta, i suoi comportamenti da macchietta italiota, i suoi errori come premier, scoraggiano l’elettore moderato e serio. I suoi candidati in passato non depongono a favore dei suoi candidati attuali. Berlusconi per la cultura moderata laica liberal dignitosa è una opzione persa per sempre. Un ricordo particolarmente imbarazzante il suo comportamento in occasione del dramma Englaro: imperdonabile. E il resto.
Cosa resta?
Il voto inutile: Oscar Giannino?
Il non voto, l’astensione, restare a casa.
Andare al mare.
La sensazione è che queste siano le ultime elezioni prima di una svolta drammatica: il buio della ingovernabilità o, peggio, di una governabilità assurda a fronte dei problemi reali che si dovranno affrontare.
Come lo spiego alla terza generazione degli Austro-Italiani che grazie alla follia della legge Tremaglia vogliono votare per un Paese nel quale non vivono, nel quale non pagano le tasse, (no taxation without representation???), del quale a mala pena parlano/capiscono la lingua, della cui politica/cultura non possono comprendere assolutamente nulla?