Il vuoto
Lorenzo Matteoli
7, Dicembre 2013
La Corte di Cassazione ha “sparigliato” come si dice nel gergo dello scopone scientifico. Con una sentenza che arriva con qualche anno dei ritardo e dopo alcune tornate elettorali svolte con uno strumento finalmente dichiarato “incostituzionale” anche dai supremi giudici. Peraltro noto per essere tale anche nelle scuole medie inferiori della Repubblica. Secondo la logica del Bar Sport tutto quello che consegue a un voto “anticostituzionale” è sospettabile di nullità. Ma i grandi cervelli dell’italico “Jus” ci assicurano che parlamenti, presidenti, senatori, deputati, giudici eletti o votati da un organismo a sua volta originato da un voto incostituzionale sono perfettamente legittimi.
E se lo dicono loro deve essere vero. Saranno legittimi, ma la sentenza ne azzera, se possibile, la credibilità. Sotto questo aspetto una sentenza suicida per i “supremi”.
Le implicazioni e le conseguenze giuridiche della storica sentenza, confuse e discusse, non sono così importanti come le conseguenze pratiche. La sanzione della Corte Costituzionale infatti blinda il governo Letta fino al 2015, dati i tempi necessari per produrre una nuova legge elettorale e il semestre di presidenza Europea; conferma Alfano come pilastro di sostegno del governo, sovverte la strategia di Matteo Renzi che rischia l’obliterazione, cambia i giochi all’interno del PD, dell’ex PdL, di FI e anche del Movimento 5 Stelle. Il teatro della politica italiana è in fibrillazione tutti cercano di capire esattamente cosa potrebbe succedere, chi andrà con chi, chi sarà contro chi, quale altro strano animale potrebbe uscire dal berretto del mago Napolitano. Nuove strane alleanze, nuove temporanee aggregazioni, vecchie torbide minestre. La situazione fluida si presta alle più incredibili possibili sorprese, nonostante le assicurazioni ufficiali. Ma vale anche la regola gattopardesca che tutto deve cambiare perché tutto resti come prima. Questo Parlamento di non eletti e questo pallido Governo continueranno a non governare a tempo indeterminato mentre partiti, segretari, presidenti, sindacati, Confindustria, banche, poteri deboli e forti continueranno nei loro giochi fittizi, e i mercati e la finanza globale continueranno nella strategia di rapina della struttura produttiva agricola e industriale italiana sotto l’occhio incapace del governo che dovrebbe intervenire, tutelare, proteggere, rilanciare, ridisegnare, ristrutturare, tagliare, riformare…e non fa nulla di tutto questo. Ma ne parla continuamente.
Le elezioni anticipate non sono un’opzione senza nuova legge elettorale. E chi può fare una legge elettorale nell’attuale blocco ferrigno tra i vari PD, i vari Berlusconi e i vari Grillo? Tutti con interessi diversi e in netto contrasto fra di loro.
In questo quadro cresce il disprezzo e il disinteresse degli italiani per la politica, i politici, i presidenti e i giudici di vario segno e setta e si forma un grande deserto di opinione, il vuoto del pensiero unico. La giovane generazione assiste, muta, distratta, indifferente o disgustata.
Il vuoto non può esistere né in Natura né in politica: qualunque vuoto viene sempre riempito da qualcosa. La curiosità che segue è banale.