La risposta dei generali Ateniesi agli abitanti di Milo.
Milo era colonia di Sparta e i Meli (abitanti di Milo) si erano rifiutati di sottomettersi ad Atene e di combattere per gli Ateniesi..
Gli abitanti di Milo avevano chiesto di incontrare i generali Ateniesi che erano sbarcati sull’isola in forze (o i loro ambasciatori), nell’incontro i Meli fecero appello alla “giustizia”. Tucidide racconta la storia:
Il celebre dialogo tra i Meli e gli Ateniesi mostra, dal punto di vista di Tucidide, la spregiudicatezza e la spocchia di questi ultimi, che con la giustificazione di valori della democrazia, tentano di assoggettare tra i loro alleati gli abitanti dell’isola, impedendo a questi di opporsi o di discutere. In questo dialogo Tucidide evidenzia l’ipocrisia e l’ideale di imperialismo presente nella mentalità democratica ateniese
Ecco la erisposta dei generali:
Dal momento che sapete bene quanto noi che nel negoziato fra i popoli si tratta tenendo conto della giustizia solo quando le due parti hanno uguale forza; se non è così i più forti esercitano il loro potere e i più deboli si adattano.
Dalla “Guerra nel Peloponneso” di Tucidide
Περὶ τοῦ Πελοποννησίου πoλέμου
Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Peloponneso_(Tucidide)
Dopo questo pacato discorso gli Ateniesi misero a ferro e fuoco Milo e uccisero tutti gli abitanti salvando solo le donne e i bambini che vennero presi come schiavi.
Atene culla della democrazia e della civiltà Europea.
Ma non è tutta verità quella di Tucidide ecco cosa dice Wikipedia:
La vicenda di Melo è descritta in modo fazioso da Tucidide che vuole dipingere l’evento come exemplum del dispotismo ateniese sugli alleati. Ciò è indubbiamente vero ma l’autore si cura di omettere il particolare che fu Alcibiade stesso, l’erede politico di Pericle (che era visto in una luce positiva da Tucidide in quanto ideologicamente affini), a fare pressione affinché si applicasse la repressione totale nella piccola isola Egea.
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La Venere di Milo