Soros ha i soldi per comperare delle buone indagini di opinione, con campioni significativi e non addomesticati politicamente per abbindolare l’opinione pubblica. Quindi se le è comperate e ha giocato sul sicuro. Non è uno che “rischia” i suoi miliardi. Soros non rischia nemmeno una sterlina.
Non credo che sia l’Europa danneggiata e non credo che sia possibile dire ora qualcosa nel merito: perché tutti i giochi sono da giocare. Cameron cerca di guadagnare tempo, ritardando spera di negoziare qualcosa che non sia proprio “exit” Junker è stupidamente vendicativo e sbaglia, come il tempo dimostrerà.
Perdere l’accesso a un mercato di 700-800 milioni di persone per i “bottegai” inglesi è una botta dura. Perdere il centro finanziario mondiale di Londra a favore di Francoforte (Milano può sognare) è un’altra botta dura.
Chi sostiene che l’Inghilterra sarà avvantaggiata deve sapere qualcosa che io non so e mi piacerebbe sapere. Ora come ora l’UK perde.
Ma l’Europa non vince. Rischia di perdere, ma non per via del Brexit.
Per l’arroganza della sua leadership Franco/Tedesca: Merkel-Schauble sono uin binomio letale. Con l’assist di Junker e Schultz (il Kapò). Se ne sta accorgendo Renzi. Draghi fa acrobazie senza rete.
Se Bruxelles non si mette a posto riscrivendo da zero Maastricht e il charter della BCE e castrando l’arroganza dei burosauri e il moralismo dei tedeschi, dimostrerà di non aver capito la lezione che, sbagliando, l’Inghilterra ha impartito.
Il referendum inglese era “contro l’immigrazione” così hannop votato e così si sono tagliati le palle.
Pensare che un milione di casalinghe che votano con la pancia possano intuire le complesse verità della geopolitica e della macroeconomia planetaria è veramente una sciocca illusione. Con buona pace della saggezza e delle pance delle casalinghe UK.
I referendum sulla geopolitica e sulla finanza globale sono pura demagogia. Da noi qualcuno ci salvi da Salvini.