Lorenzo Matteoli 5 Ottobre, 2016
Si capisce poco di quello che succede a Roma anche perché i media non raccontano. Virginia non racconta. Grillo grida e non dice, o peggio nasconde deliberatamente.
Virginia Raggi ha vinto (anche) con i voti della destra romana.
Tutti gli assessori in fuga fanno dichiarazioni criptiche sulle ragioni della loro fuga, o rinuncia (o cacciata). L’unico che ha detto qualcosa di più chiaro, il giudice Tutino: ha detto di aver ricevuto una valanga di messaggi ostili e offensivi. Gli altri hanno fatto riferimenti oscuri ed equivoci.
Per la Muraro racconta tutto la sua “storia”.
Ci si chiede da chi le pressioni e gli insulti e le minacce?
Evidentemente da chi vuole altre scelte, altri uomini, altre donne e ritiene di avere “titolo” per esprimere queste esigenze.
Il ragionevole dubbio è che Virginia Raggi subisca pressioni da qualcuno e non sia libera di scegliere e decidere, perché tutte le sue scelte sono regolarmente bocciate da pressioni esterne che solo il giudice Tutino ha denunciato senza peraltro qualificarle in modo preciso.
Grillo ha messo Virginia Raggi sotto controllo e tutela, ma non ha detto “da chi” la vuole tutelare. La sensazione è che le pressioni vengano da chi l’ha votata.
Ma sicuramente non dai voti grillini.
L’ipotesi dunque è che Virginia Raggi potrebbe essere condizionata da chi ha controllato Roma negli ultimi 20 anni.
Grillo per il momento mette il bavaglio ai suoi: chissà cosa sanno i suoi che lui non vuole si sappia. Non male come trasparenza….zà….zà….
Forse i Grillini, Grillo, Casaleggio, Raggi etc. non sono poi così diversi dal resto della palude, anzi forse sono peggio.
Pingback: Continua la palude romana a 5 Stelle | matteolilorenzo