Grillo Vs Di Maio, Renzi Vs PD

7, maggio 2018

Premessa

A possible “structure” of the future

An organized mental approach to the future can be useful to systematic speculation: with the obvious warning that the “organized” way of thinking does not necessarily lead to a more reliable image of the future. It does, however, lead to a more orderly way of thinking. If we assume the “present” to be “A” and the future to be “B”, the process that develops “A” into “B” is generally characterized by:
1. Continuity
2. Shift
3. Change
That is to say: the future is the continuation of the present situation with shifts that will eventually result in changes.
Continuity: nothing “stops”, there is no pause for “resetting”. Whatever will happen is by necessity a continuation of what is going on now. So, the first thing to do is to know and express in clear terms what is going on now. Since what will change is what is going on, it must go on in order to change: this is the inherent concept of continuity. What is not actually happening cannot change.
Shift: What is going on now also contains the germs of shift: it is because it’s going on that it will change, it will shift because of the ways and modes of its present deployment and because of the environmental conditions that surround its happening. So, the second thing to do is to find and identify the seeds of shift in the present situation. The limits that will influence the present operation, the internal or external conditions that may steer, accelerate, contain or override the ongoing process are hidden/related to its own operation. The seeds of shift are within: they are a peculiarity of the present. They may either be the “weak” elements that will yield, or they may also be the “strong” elements that shall induce the shift. Or any combination of them.
Change: when the seeds of shift become limits to current operation the “change” stage sets in. The process is equipped with the appropriate changes to restore effective (or simply better) functioning. No “change” can usually take place out of “continuity” and in absence of “shift”. But that can also be arguable.
The “changed” process or trend becomes the new continuity. U.S.W.
Warning: It is advisable to bear in mind that the three dynamics (continuity, shift, change) are not necessarily a sequence in that order. Shifts can take place accidentally or in a completely chaotic way.
Even in the emergency of accidental changes continuity is not disrupted: by definition of continuity. (private conversation with Sik Ay Tan)
[1]

La premessa è tratta da un mio scritto del 5 maggio, 2002 (Cityfutures) dove descrivevo una mia ipotetica proposta per una strutturadel “futuro” (Continuità, Transizione, Cambiamento). I ‘semi’ del futuro, scrivevo, sono le peculiarità del presente: le aree ‘fragili’ o le aree ‘forti’ nell’attualità storica e culturale che stiamo vivendo.
Vorrei oggi applicare questa grammatica alla situazione della politica italiana in questo momento per vedere se serve a qualcosa e se sia possibile verificarla nei prossimi mesi/anni (giorni o settimane).

Svolgimento:Sono due le ‘peculiarità’ che si possono isolare nello scenario caotico di questo nostro presente:

  1. La situazione del Movimento 5 Stelle
  2. La situazione del Partito Democratico

La situazione del Movimento 5Stelle: dopo la fase di ‘movimento’ gestita e dominata da Beppe Grillo padre nobile e fondatore, il M5S è cagliato in una forma molto simile a quella dei partiti tradizionali, meno la forte struttura organizzativa (dirigenti, burocrazia, struttura logistica, organizzazione interna, organizzazione sul territorio) che deve ancora essere formata. Grillo ha preso le distanze (eufemismo per non dire rotturacon i capetti emergenti e in particolare con Di Maio), che invece cerca di gestire la trasformazione dell’ex Movimento in Partito e di mantenerne il controllo. Mentre Di Maio si sposta verso le istituzioni (garanzie date agli industriali, alla Commissione Europea, alle Banche), Grillo si pente di aver abbandonato la sua creatura e riprende la sua guerriglia mediatica con varie battute (l’ultima è quella sul referendum per l’Euro chiaramente antagonista rispetto alla linea Di Maio).

La previsione che si può fare è che nel giro di breve in modo più o meno esplicito e dichiarato fra i due ci sarà una rottura, oppure che gestiranno la fase in tandem (bad cop/good cop) uno, Di Maio, organizzando il popolo 5S che predilige la linea istituzionale, mentre l’altro, Grillo, recupererà la base movimentista e vaffanculo che aveva garantito il successo iniziale dell’iniziativa.

La rottura però non potrà essere evitata e alla prossima verifica elettorale i vaffa di Grillo abbandoneranno i fighetti di Di Maio. Il Movimento verrà ridimensionato e la sua base di transfughi dal PD rientrerà nel PD o in quello che nel frattempo sarà diventato il PD.

La base vaffa di Grillo diventerà sempre più radicale e mostrerà la vera intima corda dell’idea grillina che è quella di una vera sovversione delle istituzioniattraverso la bancarotta monetaria ottenuta con l’ipotetica uscita dall’Euro. Lo scopo che Grillo si è posto fin dall’inizio della sua battaglia nella politica italiana: far fuori la dirigenza del Paese che lui ritiene corrotta, incapace ed esaurita. Forse senza tutti i torti, almeno per buona parte di quella popolazione. Una sostanziale ‘rottamazione’ provocata dal tracollo monetario e finanziario del Paese che conseguirà alla ipotetica uscita dall’Euro. Usare la catastrofe monetaria per cambiare la classe dirigente del Paese.
Il futuro di medio termine di questa popolazione si colloca nella realtà storica italiana: un paese che non ha mai fatto una rivoluzione e che non ne farà mai una. Ultima lezione storica impartita quella alle BR degli anni ’70, costata carissima. Con buona pace di Beppe Grillo.

La base fighetta di Di Maio si spappolerà nell’irrilevanza grigia per ‘carenza di identità e di profilo ideologico’ e verrà assorbita da tutto lo spettro dei partiti o bozze di partito che saranno disponibili.

La situazione del Partito Democratico: il PD non è stato in grado di assorbire e metabolizzare la rottura proposta da Matteo Renzi e questa fase non si è esaurita. It ain’t finished till the fat lady sings… come si dice in Australia.[2] Tutto sta a vedere sotto quali vesti e quali forme si presenterà la metaforica Fat Lady, (Brunhilde) della situazioneMatteo Renzi ha dato le dimissioni da segretario del PD, ma non si è dimesso da Matteo Renzi, continua ad operare, a proporre e a distribuire le carte. Ci si chiede se abbia o meno imparato qualcosa dalle robuste legnate e dai successi amari che hanno marcato la sua breve esperienza di Primo Ministro e lo vedremo nei prossimi mesi: o riprenderà il controllo del PD con una linea di leadership meno giovanile e boiscauttara, o fonderà il suo partito. Questa seconda ipotesi probabile, ma molto incerta nei suoi sviluppi.  In ogni caso la nuova sinistra con Renzi in prima o in seconda linea si riprenderà, almeno in parte, i voti persi con la fuga dei compagni verso le chimere del M5S e, almeno in parte, i voti degli illusi PD che si sono rivolti alla Fenice berlusconiana, quelli meno recuperabili, che hanno creduto  all’archeologia di Dalema/Grasso/Bersani e giocherà di nuovo un ruolo se riuscirà a rappresentare l’anima moderatamente progressista dell’elettorato Italiano e a soddisfare la necessità di cambiamento radicale (sì, ma non troppo) che questo elettorato è disposto ad avallare.

Conclusione (per il momento): dei miei tre punti continuità, transizione, cambiamento siamo ora alla fine della continuità/inizio della transizione. Il resto lo leggeremo sui quotidiani dei prossimi mesi…solo in parte.

Auguri a noi.

(lorenzo matteoli)

 

[1]  http://members.iinet.net.au/~matteoli/html/Articles/cityfutures.html

[2] https://en.wikipedia.org/wiki/It_ain%27t_over_till_the_fat_lady_sings

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

2 risposte a Grillo Vs Di Maio, Renzi Vs PD

  1. Antonio Casella ha detto:

    Caro Lorenzo Vedo che sei sempre in gran forma. Grazie per questo bell’articolo. Un Caro saluto Antonio

    Sent from my iPhone

    >

  2. matteolilorenzo ha detto:

    Thank you Antonio for the comment: it’s nice to know that there is someone out there!!! LM

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...