Crisi di Sistema 4? Il problema è “politico”…

“Molti” lettori dei miei pensierini mi dicono:

Vabbè Lorenzo, tutti abbiamo sempre sospettato che la democrazia e il suffragio universale avessero delle pecche (anche in passato). E non ci scandalizziamo perché tu ora lo ribadisci con ulteriori argomenti tecnologici. Ma, anche senza entrare nelle technicalities, quali sarebbero i criteri sui quali baseresti il nuovo suffragio “ponderato” (nel senso letterale di “pesato”, ma anche figurato di “pensato”). (prof. Gian Vincenzo Fracastoro)

Ringrazio per il riscontro e per…l’incoraggiamento e cerco di rispondere all’impegnativa sollecitazione di Gianvincenzo Fracastoro.

Se un problema è vero, dimostrato e chiaro…”va risolto”.

Indipendentemente dalla difficoltà della soluzione. Nel gergo si dice  ”il problema è politico” e in quella sede (filosofica, pratica, organizzativa, gestionale …) va trovata la soluzione. Da chi di competenza.

La sua posizione, espressione denuncia non può essere condizionata dalla mancanza di una immediata risposta risolvente. I problemi esistono anche se non si è in grado di proporne una soluzione. Sui due piedi, illico et immediate

Il primo passo verso la soluzione di ogni problema, come ben sa l’ingegneria, è la espressione possibilmente corretta del suo enunciato. Il secondo passo è l’accettazione della sua esistenza e della sua urgenza. E a queste due fasi credo si debba dedicare qualche attenzione.

Per guardare poi all’ipotetica soluzione credo si possano fare alcune affermazioni molto generali:

  1. Se un problema può essere pensato ed espresso dialetticamente lo si deve poter esprimere in termini qualitativi e quantitativi e ‘dinamici’ con una espressione matematica (oggi si chiamano algoritmi)
  2. Dall’espressione matematica si deve poi passare alla “machina” operativa intesa questa come logistica, narrativa, e quindi come strumentazione tecnologica
  3. Io credo che una società notoriamente dell’informazione, attrezzata con enormi Data Base (la società dei Big Data si dice) capace di gestire i milioni di dati in modo complesso e interattivo dotato di molteplici feedback e feedforwardlanciata dalla opportuna volontà ‘politica’ abbia tutti gli strumenti per risolvere il problema di sostituire il fossile del suffragio universale oggi diventato pericoloso e putrido per la democrazia rappresentativa con uno strumento attuale, agile, esatto, efficiente e inoppugnabile in termini di significatività e capacità rappresentativa.

Non chiedete i razzi e la tecnologia di lancio a chi indica la luna. La luna è là e va raggiunta.

 

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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