Andrea Ketoff mi ha gentilmente ripreso. Le cose non sono così tragiche, scrive, e questi sono i numeri veri del disagio:
I numeri e le maggioranze …:
7,6 miliardi è la popolazione mondiale, compreso vecchissimi e neonati.
6,8 miliardi hanno accesso ad acqua potabile — 2,6 miliardi in più che nel 1990. Rimangono pur sempre quasi un miliardo senza, e sono veramente troppi.
6,6 miliardi sono utenti di elettricità… vedono la televisione e sentono la radio. Anche qui un miliardo al buio non è poco.
2,5 miliardi di utenti smartphone (si va verso i 5 miliardi di utenti di telefonia mobile …) E sono UTENTI, non abbonamenti!!
L’accesso alla salute e alle medicine è in costante crescita, come dimostra l’indice di life expectancy at birth, che ha recentemente superato i 72 anni worldwide average!! (Oggi il paese con life expectancy più bassa nel mondo è il Lesotho, con 53 anni! … lo stesso livello del UK nel 1915!)
ecc ecc.
Ciò non vuol dire che non ci siano importanti problemi da affrontare … Ma se continuiamo a guardare il dito … se ci lasciamo riempire la testa da dati fasulli e parziali, ecc, non capiremo mai perché siamo nella situazione attuale e quali sono i veri trend e i pericoli reali verso i quali ci stiamo avviando. (A.K.)
I stand corrected…e mi scuso per non aver controllato i numeri, acriticamente avallando la linea catastrofica banale-generalizzata. Ma la mia riflessione più che sulla ‘catastrofe ambientale’ (plastica, clima, food…) era sui due modelli che connotano lo svolgersi delle cose del Pianeta.
- La dinamica sistemica globale, caotica e fuori controllo (macroeconomia post capitalista avvitata in modo perverso sulla forbice dei ricchi che si arricchiscono e dei poveri che impoveriscono, clima, energia, …etc.)
- La dinamica della nostra quotidianità relativamente ‘normale’ e in apparenza staccata dal ‘caos’ globale (in ufficio o in. fabbrica alle 9.00, lunch alle 12.30, a casa alle 18.30, cena, TV, stipendio il 27, scopatina il venerdì, la partita la domenica, vacanze a Ferragosto…)
Scrivevo poi nel mio pensierino della scorsa settimana che la mia sensazione è che le due dinamiche siano ‘convergenti’ e che a poco a poco il sistema caotico globale impatterà (gradualmente come la famosa rana nell’acqua sempre più calda) sul sistema della normalità quotidiana. Questa era la mia preoccupazione…
Già oggi si vedono segni preliminari o iniziali della fantastica collisione delle due piattaforme tettoniche sociali, ambientali e macroeconomiche: caos globale vs normalità quotidiana.
WHAAAMMMM-BAHMMMM…
Che so: le centinaia di migranti che affogano nel Canale di Sicilia, l’Africa che viene comprata sistematicamente dalla Cina, la bancarotta per default degli anelli deboli della macroeconomia (cfr Grecia e forse fra poco Italia…), le ‘bombe d’acqua’ da 1000 mm in un’ora su 10 chilometri quadrati di Pianura Padana, gli imbottigliamenti da 10 ore di attesa sulle autostrade della California, le 4 ore quotidiane di milioni di pendolari nelle grandi aree metropolitane, 50 mila bloccati in qualche aeroporto per l’ipotetico attentato, i vari Salvini/Visegrad che chiudono i porti, le varie Merkel che fanno finta di nulla,…
Sono i segni che le due piattaforme tettoniche-socio ambientali-macroeconomiche cominciano a ‘grattarsi’ sui bordi. O no?
Auguri a noi.
(l.matteoli)
…i segni che le due piattaforme tettoniche-socio ambientali-macroeconomiche cominciano a ‘grattarsi’ sui bordi.