I grilloleghisti non hanno mai abbandonato l’idea di Italexit.
Non ne parlano più, ma ci stanno attivamente lavorando. Flat tax, salario di cittadinanza, no Fornero etc.… e le altre misure di spese impossibili che vogliono inserire in bilancio, le dichiarazioni di Salvini che le regole di Bruxelles non sono la “bibbia” e che il 3% di sballo tra Pil e debito pubblico non è vincolante…sono gli strumenti con i quali vogliono farci ”buttare fuori” dall’Europa, o creare le condizioni di impossibile permanenza nell’Euro…per colpa degli altri, naturalmente.
Ma dall’Europa non si esce e non si viene buttati fuori senza pagare prezzi di sangue. Che si voglia o meno. L’uscita unilaterale e il ritorno a una neo-lira corrisponde a una svalutazione annunciata con un anno di anticipo lasciando alla speculazione finanziaria globale tutto il tempo per rapinarci: ferrovie, autostrade, banche, porti, territorio, industrie…whatever.
Mentre il ‘buttare fuori’ è una operazione totalmente controllata dall’esterno e di nuovo sarà preceduta da una sistematica rapina da speculazione gigantesca. Magari organizzata dagli stessi ministri dell’Ecofin. (cfr. Grecia)
Ovviamente daranno la colpa agli altri e gli Italiani, ridotti a colonia finanziaria, pagheranno la loro scemenza macroeconomica amatoriale per qualche generazione di miseria e, forse, per tempi non determinati.
Con l’abilità di mentire spudoratamente e assistiti dalla fanatica ignoranza della base sosterranno l’ipotesi del complotto internazionale, dei “poteri forti” che ce l’hanno con loro, per impedirgli di “riscrivere la storia” (che Dimaio non ha mai studiato).
La domanda è: cosa si può fare?
Non c’è molto da fare come non ci fu molto da fare in Germania per bloccare Hitler e in Italia per bloccare Mussolini o in Spagna per bloccare Franco. Quando il populismo diventa “governo” la democrazia muore e comanda il sonno della ragioneche come è noto…genera mostri.
Nell’Euro si resta per cambiarne le regole operando politicamente con competenza e senza battute da ignoranti gradassi.
Ci sarà una maggioranza progressista a Roma: si svegli perché questi non rappresentano l’Italia.
(lorenzo matteoli)
Ecco alcuni esempi del “newspeak” Orwelliano della dirigenza grilloleghista:
Giancarlo Giorgetti: “A fine agosto ci assaliranno.”
Giancarlo Giorgetti: “…se decideranno di dare inizio alla flat tax con una cura da cavallo, allora le risorse andranno recuperate da qualche parte.”
Dimaio: “Non credo che avremo un attacco speculativo: è solo una speranza delle opposizioni. Non siamo ricattabili.”
Dimaio: “I provvedimenti fondamentali del contratto li faremo con il massimo rispetto degli equilibri di bilancio.”
Salvini & Dimaio: “Da parte dei due leader di partito Dimaio e Matteo Salvini, però si sarebbe registrata finora una sostanziale fermezza sui tre obbiettivi da inserire in manovra, considerate al pari di tre stelle polari: reddito di cittadinanza, flat tax e superamento della Fornero.”
Claudio Borghi (Presidente Commissione Bilancio della Camera 5Stelle): “”Oramai credo che il meccanismo sia innescato. O arriverà la garanzia BCE o si smantellerà tutto. Non vedo terze vie.” (tutto che?)
Basta dire tutto e il contrario di tutto e si ha sempre ragione.
(lorenzo matteoli)
Abbiamo da affrontare un mostro che sta cercando di fare a pezzi l’Italia, e lo farà. Ovviamente parlo di Soros e Co. Ma per la post sinistra italiana si deve solo servire i padroni della BCE, che ci proteggono come hanno protetto la Grecia. Ci colpiranno con le corrotte agenzie di rating, per poi comprarci il debito e diventare di fatto i governatori d’Italia. Ma perché a sinistra non si vuole capire? Non sarà mica una ripicca politica?
I mercati non sono Soros e Co. sono milioni di investitori che si muovono sulla base delle informazioni che hanno e che guarda caso sono quelle fornite dalla dichiarazioni di Dimaio, Salvini, Borghi et al. La ‘sinistra’ c’entra poco e la BCE è una Banca Centrale senza strumenti di manovra monetaristica. Parlare di “ricatto” dei mercati è come parlare della volontà omicida dei fulmini e dei temporali.
Mi piacerebbe molto che il mondo finanziario funzionasse come teoria vuole. Oggi il mercato, deve essere salvaguardato dai grandi capitali che quando fanno cartello, la romantica teoria dei piccoli investitori, diventa ingenuità pura. Mi piacerebbe anche che molti teorici si svegliassero dal torpore indotto dai libri di economia e vivessero la realtà dei fatti. I grandi capitali non si accontentano più di aggredire le imprese quotate, vogliono le nazioni! E questa è realtà non teoria.
I grandi capitali sono fondi di investimento gestiti da managers che però seguono i trends dettati dai loro clienti/investitori, come questi si muovono il management segue la tendenza e cerca di anticipare la massa che segue inevitabilmente alle tendenze iniziali. Queste a loro volta sono innescate da comportamenti di responsabili delle imprese o delle responsabilità politiche di governo. Se queste danno indicazioni di incertezza confusione o comportamenti bizzarri o addirittura irresponsabili la fiducia cade e si innesca la tendenza di fuga e quindi quella di speculazione al ribasso. Dietro tutto questo non ci sono intelligenze malefiche e mostruose, ci sono tendenze valutate da algoritmi e i conseguenti automatismi. Ritenere che questo meccanismo nasconda “ricatti” o aggressioni di poteri forti occulti o malvagi è come pensare che i fulmini abbiano volontà assassina. I libri di economia o di macroeconomia dicono solo che i mercati sono dominati dalla dinamica della domanda e dell’offerta. Il resto è storia.
Ho capito, potremmo continuare all’infinito, Lei a sostenere le scelte matematiche degli investitori ed io a risponderle che gli algoritmi non servono quando le incertezze e/o le turbative si creano in malafede per avidità. Insomma non mi faccia credere che anche Lei pensa a Soros come un filantropo, un brav’uomo; oramai è risaputo che investe miliardi per DESTABILIZZARE gli Stati e quindi ANTICIPARE i movimenti di mercato che lui stesso ha creato. Ma come si fa a non capirlo. Le faccio cordialmente tanti saluti.
Non pensò affatto che Soros sia un benefattore, è uno speculatore che se ci riesce innesca i. comportamenti dei mercati, e lo fa con precisa volontà, non gli va sempre bene anzi quasi sempre gli va male, ma quando sfrutta l’ignoranza e la dabbenaggine dei vice prmiministri gli va sempre benissimo. Più pericolosi di lui sono i Dimaio, i Giorgetti e i Borghi, che parlano a vanvera senza rendersi conto dei guai che combinano, né per malafede né per aviditá ma solo per stupidaggine e arroganza. Non siamo poi così lontani caro GenGis: lei si arrabbia per la disonestà di Soros, io per la stupidaggine di Dimaio & C. Ricambio I cordiali saluti e la ringrazio per la competente attenzione.