Ho ascoltato per qualche ora fino alla chiusura di Emma Bonino l’assemblea di Più Europa all’Hotel Roma Life (15 Settembre dalle 14.00 alle 18.30). Una lunga serie di interventi, bellissimo quello di Gianfranco Spadaccia e la conclusione di Emma Bonino e molti altri tutti appassionati, chi più chi meno lucido, chiaro, incisivo. Come sempre succede nelle liturgie assembleari. Tutti da ascoltare perché anche nel discorso più sconclusionato si trova, nella sincerità e nella passione, la “scintilla” di una verità complicata, difficile da esprimere, difficile da articolare logicamente. Ma sono sempre le scintille quelle che possono accendere grandi incendi e fare esplodere le rivoluzioni o, molto più semplicemente, innescare altre idee che a loro volta provocano altre idee …
Il problema di +Europa (2.6% in Italia e 8% all’estero) faticosamente affrontato in tutti gli interventi, è quello dell’identità, delle idee, dei programmi. Chi siamo, cosa vogliamo, cosa non vogliamo…cosa dobbiamo fare, come dobbiamo farlo…
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Il comune sentire degli interventi è una forte preoccupazione che si snoda dalla critica severa alla rabbia nei confronti del governo del contratto Salvini-Dimaio.
La denuncia nei confronti dei due vice-primi-ministri è netta e senza appello: aggrediscono la democrazia, aggrediscono l’Europa, demagogia, contraddizioni, incompetenza, puerilismo, atteggiamenti pericolosi in politica estera, alleanze deprecabili con Visegrad, costosa ambiguità sull’Euro, irresponsabilità sul debito pubblico, vergognosa aggressione al Presidente Mattarella, criminale balletto sui vaccini, nazionalismo datato e antistorico, etc.
Anche su misure sulle quali ci potrebbe essere comprensione da parte della cultura in fondo “radicale “ di +Europa (i.e. reddito di cittadinanza), la modalità viene deprecata.
In tutti gli interventi la denuncia della pesante responsabilità del PD, che ha creato le premesse per la attuale drammatica situazione e che ha aperto la strada per la maggioranza del “contratto”.
In tutti gli interventi uno sforzo faticoso per rispondere alla immediata obiezione/corollario : “E allora?” Ma nonostante lo sforzo, poche le risposte politicamente e strategicamente chiare.
Gianfranco Spadaccia ed Emma Bonino cercano di dare una linea rifacendosi alla tradizione del Pensiero Radicale, a Marco Pannella, alla storia dei radicali italiani, e questo è quello che ho capito dai loro interventi di oggi.
Europa: è vero che ci sono problemi di distanza dalla gente, di scarsa autonomia (o subalternità) di Bruxelles dai governi dei Paesi membri, ma questa Europa è una realtà storica che ha cambiato il Continente in mezzo secolo e indietro non si può tornare senza rinunciare a un patrimonio politico monumentale. Si deve partire da lì per costruire quella ‘nuova’ Europa, senza distruggere e senza massacrare valori che non saranno recuperati dai rappresentanti di nazionalismi antistorici e gretti. Questa Europa la vogliamo e la vogliamo cambiare rilanciando e aggiornando la visione dei fondatori Spinelli, Spaak, Monnet, Adenauer, Mitterrand, Kohl…senza distruggere in suoi valori fondanti.
Migranti: la migrazione dall’Africa è un fenomeno epocale Non è un’emergenza. Un Continente di 500 milioni di abitanti in calo demografico sistemico ha bisogno di imnmigrazione. l’Europa deve accogliere in un progetto non emergenziale, calibrato su una prospettiva di 30 anni: preparare, educare, formare, assistere, selezionare e solo nell’ambito di questo progetto di accoglienza respingere chi non accetta la condizione culturale di una integrazione politicamente istruita, progettata e gestita. L’Italia ha 1600 villaggi abbandonati da ripopolare: ricostruirne l’economia, attrezzare i nuovi residenti, assistere la nuova agricoltura montana è un progetto da fare con potenziali notevoli margini economici.
Nel quadro di un progetto di questa portata il problema dei migranti non sarebbe drammatico, non provocherebbe rifiuto e rigetto razzista. Ci vuole una gestione Europea degli accordi con i paesi di origine per il rientro dei migranti che non possono essere integrati in Europa, per questo è probabilmente necessario collaborare con la Cina che ha fatto in Africa quello che avrebbe dovuto fare l’Europa trenta anni fa.
Euro: la moneta unica deve essere assistita da norme macroeconomiche consistenti con le diverse condizioni dei paesi membri, va introdotto un meccanismo per il reinvestimento dei residui attivi nella periferia dell’Unione, ci vuole una Banca Centrale con veri poteri di gestione monetaria dell’Euro sui mercati finanziari, Ministro delle Finanze unico, strategia Europea per la riduzione dei debiti sovrani. I Trattati dell’Euro (Maastricht e seguenti) devono essere modificati e aggiornati. Un processo che va negoziato all’interno dell’Unione non contro l’Unione. Uscire dall’euro in modo unilaterale o esserne cacciati sarebbe una catastrofe: l’Italia verrebbe saccheggiata dalla speculazione.
Debito pubblico: è indispensabile e prioritario, per recuperare la credibilità finanziaria sui mercati, impostare e mettere in atto di un piano per la riduzione del 30% del debito nell’arco di un triennio operando in modo sistemico sulle spese sulle entrate fiscali e sull’impiego in emergenza di parte delle riserve auree della Banca d’Italia. Questa è una assoluta priorità rispetto al salario di cittadinanza, alla flat tax e alla cancellazione della legge Fornero.
È comunque dall’Europa attuale che bisogna partire: cambiare da dentro. Niente rottamazioni, niente smargiassate…Bisogna smettere di alimentare teorie complottiste, di indicare “i poteri forti” nemici. I mercati non sono nemici perfidi, sono mossi da milioni di risparmiatori/investitori che vendono e comprano sulla base della loro sensazione di futuro e dettano leggi che non si possono contrastare con la vuota propaganda o con sciocchi slogan, ci vuole solida credibilità, politica, finanziaria, fattuale. Se non sei credibile la colpa è solo tua e nessuno compra i tuoi Buoni del Tesoro. Qualificare come nemici chi tutela i suoi risparmi è puerile.
A Gennaio 2019 ci sarà il Congresso di +Europa. Sarebbe interessante vedere questa realtà politica attrezzata con un programma realistico, convincente e alla fine …vincente.
(lorenzo matteoli)
Grazie per lo scritto
Io Lorenzo leggo quello che vorrei scrivere!