Salvini: invita gli Italiani (i suoi elettori) a comprare Buoni del Tesoro BTP per contrastare la speculazione. Si tratta di un invito avvelenato: i suoi elettori per sostenere l’Italia e Salvini compreranno i BTP e subiranno il danno della futura svalutazione dei titoli italiani. Le posizioni “corte”, ovvero la vendita allo scoperto, dei nostri titoli sono sostenute sui mercati da due potenti forze: una è la massiccia azione globale degli short sellers (i venditori allo scoperto o a breve di titoli italiani che non possiedono), l’altra sono le dichiarazioni e le smargiassate degli stessi Salvini & Dimaio (e Savona) che massacrano la credibilità dei titoli del nostro debito pubblico sui mercati finanziari. La credibilità vale centinaia di miliardi di Euro e forse anche migliaia, come ha dimostrato Mario Draghi con il famoso “whatever it takes”. Come dimostra lo spread della Spagna, quello del Portogallo e quello della Francia.
I casi sono due o Salvini non capisce una mazza di come funzionano i mercati finanziari e la loro strumentazione elettronica (una seria lacuna per un Ministro della Repubblica) oppure è complice della speculazione (questo è ancora peggio: si chiama aggiotaggio ed è un crimine punito dalla legge).
Nota: spiegazione per Salvini, short seller, vendere corto vuol dire farsi imprestare titoli dal broker e venderli senza possederli, ricavare 100 dalla vendita a breve, quando il titolo crolla lo si ricompra a 90, lo si restituisce al broker e si intasca 10. La presenza di compratori ingenui facilita l’operazione di speculazione al ribasso. Grazie Signor Salvini.
Salvini: avalla le dichiarazioni di Domenico Zucco contro il sindaco di Riace agli arresti domiciliari: Zucco Domenico, arrestato nel 2011 come prestanome della ‘ndrangheta e condannato nel 2015 per trasferimento fraudolento di valori. Avevamo bisogno di un ministro del governo allineato sulle dichiarazioni dei mafiosi.
Savona: è andata malissimo e continuerà ad andare malissimo, ma Savona ha detto “credevamo peggio.” Quindi è andata bene? Prendo una legnata bestiale, mi rialzo stordito e non sto in piedi, dico “credevo peggio”. Mi è andata bene?
La speculazione: non sono cattivi soggetti al servizio delle plutocrazie globali che complottano contro il governo Salvini/Dimaio, sono algoritmi di programmi elettronici che automaticamente istruiscono le vendite a breve quando i numeri del mercato cambiano secondo specifiche dinamiche. Gli algoritmi se ne fregano veramente di Salvini e di Dimaio. Sono le dichiarazioni celoduriste sciocche e demagogiche di Salvini e Dimaio che innescano le dinamiche (i numeri) che fanno scattare gli algoritmi. Ovvero i responsabili dei crolli in borsa e sui mercati sono proprio Salvini e Dimaio: i complici dei Soros vari, o meglio, dei loro algoritmi con le loro sciocche iniziative e dichiarazioni. Siamo veramente nei guai perché né Salvini né Dimaio hanno la strumentazione conoscitiva per capire e si inventano mulini a vento. Non basta avere una forte percentuale di elettori per essere autorizzati a fare e dire coglionerie senza pagarne le conseguenze.
Prospettiva:
- se l’Europa non molla e il governo dei celoduristi (Dimaio&Salvini) italiani “tirerà diritto”, l’Italia isolata, quando farà le aste per vendere i BTP italiani dovrà offrire prestiti da usura lo spread salirà e molte banche italiane dovranno ricapitalizzarsi per compensare la svalutazione dei BTP che hanno nella pancia. Con quali soldi? In caso di “bank run” ci saranno default con perdite miliardarie per i correntisti e i risparmiatori.
- Se l’Europa molla e concede un compromesso i celoduristi canteranno vittoria, ballando e bevendo, ma sarà una vittoria di Pirro perché i mercati non molleranno e continueranno a speculare al ribasso sui BTP, l’Italia diventerà la vacca da mungere per la speculazione globale, fallimenti di banche o banche costrette a vendersi alla finanza speculativa globale, risparmi azzerati, miseria, disoccupazione etc. …è stata una vittoria?
- Se a maggio la classe dirigente di Bruxelles sarà “spazzata via” cambieranno le regole, ma la domanda è la credibilità dell’Italia, come pagatore del suo debito pubblico, cambierà? Sicuramente no, perché la credibilità italiana dipende dal governo, né Dimaio né Salvini (Savona tantomeno) sono credibili per i creditori internazionali. Anche se le regole dell’Europa dovessero cambiare i nostri BTP saranno sempre “trash” e per venderli dovremo associarli a interessi punitivi.
- L’unica possibile e non sicura via per uscire dal guano è chiamare Carlo Cottarelli e fargli compilare, con la sua filosofia macroeconomica, la Manovra conseguente al DEF.
(lorenzo matteoli)
PS assolutamente da leggere:
https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2018/10/08/news/la_manovra_alla_prova_dei_fatti-208521259/