Qualunque iniziativa, legge, progetto può essere portato a termine solo se le condizioni finanziarie del Paese sono sotto controllo. Se ci sono i soldi per farlo.
Nessun progetto o legge, per quanto buona e apprezzabile socialmente, potrà mai essere applicata e raggiungere gli obbiettivi senza uno Stato capace di sostenerne i costi.
Distruggere la credibilità dell’Italia sui mercati finanziari con atteggiamenti e proposte insostenibili vuol dire mettere a rischio la possibilità di accedere ai mercati finanziari. Senza credibilità non si possono fare riforme, nemmeno le più giuste.
Se non possiamo vendere i titoli italiani sui mercati finanziari non solo non si potranno realizzare i progetti (i.e. Salario di Cittadinanza) ma non si potranno nemmeno pagare gli stipendi del personale civile dello Stato e le altre spese correnti.
Sarebbe la bancarotta del Paese.
Le dichiarazioni dei vicepremier Salvini e Dimaio come reazione alle bocciature al DEF della Banca d’Italia, della Commissione Parlamentare Bilancio, dell’Ecofin, della Banca Mondiale e del FMI: andremo avanti, chi si ferma è perduto, non molleremo, non si arretra di un millimetro, vanno interpretate come dichiarazioni di rottura nei confronti delle regole che questo Paese ha sottoscritto con l’Europa e delle regole sulle quali si basano le convenzioni finanziarie internazionali. La conseguenza sarà il declassamento da parte delle agenzie di rating e l’impossibilità di accedere ai mercati finanziari. Questo potrebbe succedere nel giro di poche settimane. Non si tratta di terrorismo finanziario: sono fatti. E andrebbero spiegati al Paese e ai milioni di elettori della Lega e del M5S.
È impossibile che Salvini e Dimaio non sappiamo e non si rendano conto di questo importante dettaglio che è davanti agli occhi di tutti. Quindi se ne deduce che vogliono lo scontro.
Sarebbe interessante sapere come intendono risolvere il problema. Dove troveranno i soldi per attuare i loro programmi e per far funzionare il Paese?
Se pensano di dimettersi e chiedere nuove elezioni per essere eletti dalla loro travolgente maggioranza per uscire poi dall’Euro e dall’Europa, vogliono lanciare l’Italia in una avventura catastrofica, ma è probabile che Mattarella non consenta e nomini un Governo di Salute Pubblica. Tensioni, disordini, incertezza.
Complotto: c’è un complotto in corso, una manovra segreta per sovvertire l’ordine pubblico e impadronirsi del potere attraverso un colpo di mano.
Lo stanno facendo Salvini, Dimaio e Savona.
(lorenzo matteoli)