Una volta c’erano i partiti e tutta una serie di strutture intermedie fra la classe politica di governo e il contesto sociale e culturale. Questa struttura più o meno formalizzata “elaborava criticamente” e supportava con la sua “elaborazione critica” la classe politica di governo. Era in un certo senso il cervello pensante della classe politica e in molti casi si sovrapponeva e interagiva o faceva parte della classe politica. C’erano anche soggetti politici che pensavano. Oggi non è più così.
La classe politica di governo oggi viene eletta con dinamiche diverse, non è il prodotto di un metabolismo ideologico critico pensante, viene espressa da altri processi che qui non mi interessa analizzare (cfr miei precedenti post). Sostanzialmente si tratta di una classe isolata culturalmente e priva al suo interno di un organo critico di un elaboratore ideologico. Funziona su un modulo diverso: funziona per “sondaggi di opinione”. In linea di massima domina l’ignoranza associata ad arroganza e quando va bene, da furbizia opportunistica. Se non sono furbi sono “bamboloni sorridenti” e quando parlano dicono cazzate, che poi faticano a rimangiarsi.
Ovvero la classe politica ansiosa di non perdere voti e desiderosa di guadagnarne si muove solo sugli input che arrivano dai sondaggi di opinione, continui, costanti, incessanti, quotidiani, di ora in ora su tutti gli argomenti di interesse: economia, costume, migranti, Europa, Euro, Putin, moda, cantanti, Draghi, Mattarella, Salvini, Dimaio, Coca Cola, Trump, buche stradali, Macron, mafia, crollo di Genova, ponte, Brexit, Appendino, Raggi, immondizia, rifiuti, termovalorizzatori, vaccini …etc. Whatever.
Questo è il fatto interessante.
I sondaggi di opinione setacciano, filtrano ed esprimono il parere complicato, articolato e complesso dei “campioni statistici” sondati. Ovvero del grande materassone sociale rappresentato dal “ceto medio”. Il Ceto Medio è, nella sua grande pancia centrale, una entità moderata/progressista con punte minime di destra conservatrice da una parte e di avanguardia di sinistra dall’altra. Ma la grande massa centrale è di buon senso, moderata, conforme, desidera competenza, professionalità. Decenza. Come diceva Eugenio Montale. E questo è il messaggio che passano i sondaggi alla classe politica di governo. Dove ci sono quelli che li sanno leggere, i furbi, e quelli che non li sanno nemmeno leggere, i bamboli). I furbi si adeguano. Gli altri no e continuano convinti a dire cazzate.
Le decisioni di governo in linea di tendenza si adegueranno ai messaggi provenienti dai sondaggi di opinione. Chi si adeguerà vincerà, chi non si adeguerà si estinguerà. Perché la zona centrale del materassone sociale del Ceto Medio è il serbatoio più importante di voti, non gli estremi di destra e nemmeno quelli di sinistra.
La tendenza di fondo è disturbata da fenomeni congiunturali dovuti alla manipolazione demagogica, ma questi sono fenomeni temporanei. Sul medio-lungo tempo vince il segnale potente del materassone centrale moderato/progressista.
Corollario: la tendenza di medio termine è di segno moderato/progressista, vanno combattuti i segnali congiunturali della demagogia e dell’ignoranza arrogante, ma il trend non è eludibile.
(lorenzo matteoli)