Una costosa gaffe culturale

D&GDolce e Gabbana: chiedono scusa

Dolce e Gabbana hanno commesso una imperdonabile gaffe culturale, il loro PR o il loro pubblicitario….

Nel clip di promozione per il loro grande giro di apertura commerciale nella Repubblica Democratica Popolare della Cina, un investimento di qualche milione di Euro, hanno fatto vedere una modella cinese carina che cercava di mangiare la pizza e altri piatti tipici della nostra cucina con le bacchette….anche un grosso ambiguo cannolone ripieno… Ovviamente con immaginabili difficoltà. Secondo i nostri canoni dell’umorismo l’idea era spiritosa, forse, ma offensiva per la seria cultura cinese che l’ha vista e interpretata come un insulto alle tradizioni bimillenarie della massima potenza economica del mondo.

Nella loro sovrana sicurezza in due non si sono consultati con referenti culturali cinesi e nemmeno con il nostro servizio diplomatico… che forse avrebbe potuto evitare la catastrofe, ammesso e non concesso che l’avrebbero ascoltato e seguito nella loro algida sovrana sicurezza.

Censura severissima delle “Autorità” e conseguente boicottaggio massiccio da parte del pubblico a tutte le manifestazioni previste per lo spettacolare lancio del marchio D&G sul mercato da 1500  milioni di consumatori, che è stato annullato. Con le lacrimevoli scuse dei due.

Non solo. Ma per la solidarietà nazionale tipica della cultura cinese l’ostracismo  rischia di estendersi (si sta estendendo…) a tutto il “made in Italy” già presente sull’immane mercato di consumer goods del Celeste Impero. Un danno da miliardi di Euro difficilmente rimediabile. La gaffe dei due fashionistassi è sommata a quella del vice-primo-ministro Di Maio. Il nostro adorabile bambolo ha chiamato il Presidente Xi Jinping storpiando il suo nome con l’appellativo di Pingche in cinese vuol dire “piatto”.  Anche storpiare il nome del Presidente della Repubblica per i Cinesi è una mancanza di riguardo grave.

Non solo per i cinesi: se venisse un cinese e chiamasse il Presidente Mattarella “Mattarello” forse  ci sarebbe qualche riserva anche da noi.

 

PS oggi i due lider maximi hanno deciso che forse la manovra si ritocca, lo spread è crollato e le azioni delle banche salite. Dopo un mese abbondante di:

“me ne frego”,
“la manovra non si tocca”,
“è una manovra splendida…”
”il popolo ci ha votato e manterremo le promesse”,
“io sono stato votato loro no”,
“i burocrati di Bruxelles non vinceranno”,
“lo spread me lo mangio a colazione”,
“ci bocciano la manovra? Farò una splendida campagna elettorale.”

Etc. etc.

Queste battute dei vice-primi-ministri sono costate agli italiani circa 20 miliardi di euro, ventimila milioni di Euro. La campagna elettorale più cara della storia. Una lezione di macroeconomia ultramiliardaria. 4 anni di reddito di cittadinanza: solo per dire queste insulse scemenze.

(lorenzo matteoli)

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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2 risposte a Una costosa gaffe culturale

  1. vaguido62 ha detto:

    Le scemenze “loro”  le hanno dette , ma quella più grossa ancora, l’ha fatta una parte degli italiani consentendogli di salire al potere! Anche i due “furboni” nel campo della moda “Made in Italy” stanno bene! Ormai tutti hanno la convinzione di bastare a se stessi, di sapere tutto! Ma chiedere consiglio a qualche esperto in materia è una cosa così disdicevole? Dov’è finito il “genio italico”? A questo punto possiamo parlare solo di…”Italico danno”!Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

  2. Lorenzo Matteoli ha detto:

    il problema è come uscire dal tunnel con 27% + 34% di geni della macroeconomia…

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