
La freccia si muove contro la linea conforme/omologa della demagogia
La TAV è oggi competitiva per la mobilità passeggeri sulle distanze da 600 a 900 km.
Tanto è vero che in Italia ha soppiantato gli aerei sulla Torino Roma Napoli (900 km circa) e in Europa, Giappone e in Cina ha soppiantato gli aerei sul medesimo range di distanze. Novecento km di autostrada costano cari come pedaggio, come basso fattore capacità, come benzina, come logoramento fisico di chi guida, come rischio incidenti, come ammortamento del mezzo meccanico e manutenzione del manto stradale.
Torino Lione, Parigi Milano, Venezia Parigi sono nello stesso range di distanze e l’alta velocità ferroviaria per passeggeri conviene in termini di tempi, costi, comodità e sicurezza …tutto l’anno
Una priorità è eliminare l’inquinamento da TIR della bassa e alta Valle di Susa, usando la vecchia linea per navette continue di container con interscambio a Rivoli o Avigliana.
Torino e Lione, il Piemonte/Lombardia e la Savoia/Delfinato sono regioni ad elevata potenzialità di integrazione industriale, manifatturiera, agricola alimentare. L’asse ad Alta Velocità ferroviaria sarà la struttura di innesco per l’attivazione e lo sfruttamento di questa potenzialità Europea Continentale della macroregione Piemonte, Lombardia, Delfinato Savoia con consistenti ritorni economici, di occupazione, di logistica e d’impresa, oggi non disponibili.
La distanza dalla residenza dei passeggeri alle stazioni ferroviarie è sempre inferiore alla distanza dagli aeroporti sia come tempi che come distanza stradale. Per la mobilità su gomma i tempi di attraversamento urbano sono eguali al tempo autostradale per distanze di 200 km e su quelle medesime distanze sono eguali al tempo di percorrenza con l’AV ferroviaria. Fatto che ha reso competitiva l’AV anche sulle distanze di 200-250 km (Torino Venezia, Torino Bologna, Milano Bologna, Firenze Roma, Bologna Roma…)
Nell’arco dei prossimi 40 anni tutta la filiera della mobilità, merci e passeggeri sarà ridisegnata con una integrazione gomma/ferrovia finalizzata alla ottimazione dei mezzi sulle specifiche distanze, verranno ridisegnati, sistemi, di confezione, di imballaggio, di containerizzazione, di raccolta, di dispatching e consegna in modo da ridurre tempi e costi per l’uso integrato di diversi mezzi a seconda delle distanze e delle caratteristiche territoriali (percorsi urbani, misti, autostradali, di montagna…). La grossa rivoluzione verrà poi con le auto automatiche che modificheranno radicalmente il traffico urbano e metropolitano.
Tutto tendenzialmente andrà verso una maggiore validazione e ofelimità della Alta Velocità Ferroviaria sul range dei 600-900 km di distanza.
Il sistema macro regionale Lombardia, Piemonte, Savoia, Delfinato complessivo in emergenza non è praticamente modellabile. Ma sarà una sicura realtà e il buco da 56 km è il buco del grande ago che cucirà insieme la macroregione potenzialmente più ricca e potente del Sud Ovest Europeo.
(lorenzo matteoli)
PS le madamine venivano dalla sola Torino, i 50mila coatti venivano da tutta l’Italia e poi, siamo onesti, sono molti di più quelli che bevono acriticamente demagogia reazionaria populista di quelli che hanno la cultura per guardare in avanti e anche i 5stelle ormai lo sanno: uno NON è mai stato uguale a uno! e meno male che non sia mai stato così!