Solstizio d’inverno 2018
21 dicembre, ore 23.22
Quest’anno coincide quasi con la luna piena del 20 dicembre. Sembra che i sole si fermi per ricominciare ad alzarsi sull’orizzonte e le ore di luce a poco a poco aumentano.
Sono molte le riflessioni che si possono fare e l’augurio è che il governo pentalega rifletta un po’ sugli errori commessi finora: puerilismo, incompetenza, arroganza, ignoranza, maleducazione, cafoneria, ciance inutili, dichiarazioni sballate, bugie…tante bugie.
E che l’opposizione batta un colpo e sia seria, non scenda al livello culturale del governo e recuperi il senso dello Stato.
Avevamo bisogno di un cambiamento di responsabilità e competenza, ma per ora non si sono viste né l’una né l’altra: trucchetti, demagogia, bugie puerili e offensive nei confronti dell’intelligenza degli Italiani. L’onestà, dovuta più che necessaria, ma non sufficiente, non basta perché non c’è nulla di più pericoloso di un onesto incompetente o sciocco, e per ora l’onestà è rimasta affogata nella sciocchineria puerile, nella demagogia insolente, nell’incompetenza costosa. C’è stata solo patetica arroganza.
A poco a poco sapremo cosa è stato veramente negoziato nelle buie stanze di Bruxelles (a proposito di trasparenza) e conosceremo, forse, le condizioni che sono state poste e non ufficialmente dichiarate nei comunicati, ma non è stata certamente una vittoria anche se Salvini e Dimaio ce la venderanno come tale. Smargiassare e poi mollare non è mai un percorso negoziale dignitoso e purtroppo così omologo allo stereotipo italiota che ci si vergogna dei personaggi e degli interpreti.
L’augurio dunque è che il Solstizio d’Inverno 2018 sia un punto fermo dopo i deludenti primi mesi del “cambiamento” e che quello vero sia ancora da venire