Sistematicamente assente dai suoi doveri di deputato al Parlamento Europeo, sistematicamente assente dalle riunioni di commissione, sistematicamente assente dal suo ufficio al Ministero degli Interni, sistematicamente impegnato nella sua campagna elettorale permanente, utilizza con furbizia strumentale aerei ed elicotteri dello Stato, produce norme e proposte di legge giuridicamente marginali o esplicitamente abusive di diritti costituzionali, tollera e spesso incoraggia comportamenti abusivi di gruppi politici estremisti di destra, di associazioni di tifosi semi-criminali, tollera comportamenti efferati degli organi di polizia alle sue dipendenze come Ministro degli Interni, contravviene con esplicita arroganza alle norme relative al silenzio della propaganda elettorale alla vigilia del voto, risponde con “me ne frego” alle notifiche della Commissione Europea, induce a comportamenti criminali gli operatori che in mare soccorrono naufraghi e derelitti. Dichiara pubblicamente che non intende pagare il debito sovrano provocando costose reazioni dei mercati finanziari e l’immediato aumento del costo del nostro debito pubblico. Indossa abusivamente a scopo demagogico divise e “insignia” di corpi militari dello Stato senza farne parte. Copre con la sua smaccata reticenza il furto di 49 milioni di Euro commesso dal partito del quale è segretario, rendendosi praticamente complice della mancata restituzione del maltolto. La sistematica pubblica esibizione a scopo demagogico elettorale di atti di venerazione a simboli religiosi è un vulnus gravissimo all’impegno laico dovuto da un Ministro della Repubblica Italiana.
Ritiene che l’esser stato eletto sia una autorizzazione all’abuso e non un responsabile mandato a servire. Questo ministro porterà l’Italia alla rovina: divisioni, conflitti civili, violenze istituzionali, violenze nelle piazze italiane, aumento incontrollato del debito pubblico, bancarotta, asservimento finanziario, liquidazione forzata di beni del patrimonio pubblico, perdita di credibilità del Paese e del “sistema Italia”.
Matteo Salvini si ritiene “legibus solutus” e ha nel suo DNA comportamentale la matrice dell’abuso di potere, della prepotenza giuridica, dell’arroganza culturale. Un soggetto che offende la dignità e la credibilità del Ministero che dovrebbe garantire agli italiani ordine e giustizia.
(lorenzo matteoli)
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