Leggo solo oggi e per caso sullo Specchio dei Tempi dell’11 Novembre 2010
grigio: ricordo quando Matteoli (architetto, guarda caso) andava dicendo che le strutture in cemento armato dopo 50 anni andavano in degrado e quindi serviva un nuovo stadio (da progettare e costruire, guarda caso). Ascoltai queste affermazioni mentre si era all’interno del Comunale (guarda caso, struttura in cemento armato, prossima ai 50 anni di vita). Guarda caso fu poi costruito lo Stadio delle Alpi. Guarda caso lo Stadio delle Alpi, fulgido esempio di tecnologia moderna (!), composto alla fine da sole gradinate e ricoperto da una tensostruttura sorretta da cavi d’acciao (spero che a San Francisco per il Golden Gate ne abbiano usati altri), e’ stato abbattutto per gli eccessivi costi di manutenzione (e ripenso al Golden Gate, uno fra i tanti dove i cavi d’acciaio…). Nel frattempo il Comunare di ‘antica data’, previa ristrutturazione (guarda caso con progetti e appalti) e’ ancora li’, pericolosamente ancora li’. Ex assessore Matteoli, architetto in Torino, perche’ non denuncia l’estrema pericolosita’ del vecchio Comunale? e’ in cemento armato e ha superato i 50 anni….. Vedremo ora che ci diranno del ‘nuovo’ delle Alpi….
scritto da giorgio 21/11/2010 5:47
@ Puntini sulle i: dimentica il mitico Assessore allo Sport Lorenzo Matteoli, Preside di Architettura, che “regalò” alla città l’obbrobrio denominato Stadio delle Alpi, forse l’unico in tutta Italia abbattuto dopo meno di vent’anni… |
scritto da grigio 20/11/2010 17:36 |
Leggo per caso solo ora queste due perle di ignorante stupidaggine scritte sullo specchio dei tempi nel 2010 senza contraddittorio per connivenza de La Stampa.
Più sono ignoranti, più sono arroganti e anche vigliacchetti perché non hanno il coraggio di firmarsi con nome e cognome. In genere quelli che dicono scemenze e non si firmano andrebbero ignorati.
Ma siccome molti possono credere a queste stupidaggini avallate dalla pubblicazione sulla Stampa (organo conforme) è bene chiarire. Mi scuso con i miei lettori che questa storia l’hanno sentita forse centinaia di volte. LM
Il vecchio comunale
Sarebbe bene informarsi prima di scrivere stupidaggini cari grigio e giorgio (anonimi, guarda caso). Nel Comunale ristrutturato di cemento e di ferro degli anni 1933 non ce ne è rimasto nemmeno un kilo. Tutte le strutture delle gradinate sono state rifatte perché il c.a. era cotto dal tempo e il ferro corroso all’80-90%. La documentazione dello stato di fatto delle strutture del Vecchio Comunale è disponibile negli archivi del Comune di Torino fatta da competenti super periti e non da esperti da bar.
Non ho mai detto che il nuovo stadio serviva perché il Comunale era inadeguato: era inadeguata la Piazza d’Armi e quella parte di città come lo è ancora oggi con lo stadio Olimpico ristrutturato. Lo stadio alla Continassa era più importante per il Nord Ovest di Torino che per la Juve e il calcio cosa che si è ampiamente dimostrata in questi trenta anni.
Anche nel Golden Gate del 2019 non c’è più nemmeno un kilo dell’acciaio del 1937: tutti i cavi sono stati sostituiti quando hanno raggiunto il livello minimo di sicurezza.
Lo Stadio delle Alpi che ha ricevuto premi internazionali per l’audacia innovativa della struttura (al tempo la più grande d’Europa come struttura tesa) e per l’architettura di Sergio Hutter e di Francesco Ossola che ha ridisegnato la struttura tesa originale. Premi aggiudicati da giurie di esperti molto più competenti dello sciocchino anonimo pubblicato da Specchio dei Tempi.
Il Delle Alpi è stato abbattuto per soddisfare la rabbia della dinastia Agnelli/Juve che era stata esclusa dalla gara per un marchiano (e non casuale) errore della sua offerta/progetto nel 1988. Si legga la storia ne il “diziostadio” prima di scrivere palle.
I costi di manutenzione non erano affatto esorbitanti un fatto ben documentato negli archivi della amministrazione torinese e in quelli della Pubbligest che gestiva il delle Alpi. Una menzogna strumentale per coprire le vere ragioni della decisione di abbattere lo stadio, per non parlare dello specifico interesse della Juve di appropriarsi della struttura che le venne in pratica ceduta dalla Civica Amministrazione a un prezzo di enorme favore con l’enfiteusi su tutto il territorio della Continassa. Un grande regalo delle amministrazioni Castellani e Chiamparino ai Principi di Torino. Silenzio connivente del Consiglio Comunale (maggioranza e opposizione) della Stampa e completa disattenzione da parte della magistratura torinese.
giorgio e grigio (anonimi, guarda caso) potete rimangiarvi le vostre stupidaggini e la vostra supponente ignoranza e La Stampa dovrebbe avere la decenza professionale di garantire informazione obbiettiva. Capisco che quando si tratta della Casa Regnante Torinese i poveri cronisti si devono adeguare alla servitù.
lorenzo matteoli
PS la gestione amministrativa dello Stadio delle Alpi è stata un modello di correttezza e di tutela del pubblico interesse: nonostante la generosità delle amministrazioni successive la vicenda degli stadi di Torino (delle Alpi e Juventus) ha portato circa 400 miliardi di vecchie lire nell’economia di Torino. Denaro privato non pubblico: occupazione, lavoro, investimenti, risparmi per migliaia di famiglie torinesi.
L’aumento dei valori immobiliari del Nord Ovest Torinesi incalcolabile in termini di decine di milioni di Euro ha portato altro denaro ai Torinesi e alla Civica Amministrazione, contribuendo a salvare Torino dal disastro economico degli anni 2000. LM
Riferimenti documentali:
http://matteoli.iinet.net.au/html/Articles/Diziostadio3.html
https://matteolilorenzo.blog/2014/01/24/lintervista-che-non-e-mai-stata-fatta/