Tempo fa avevo proposto uno scenario di quello che sarebbe successo nell’ipotesi sciagurata di un Italexit: una uscita dell’Italia dall’Euro secondo i non troppo reconditi pensieri degli economisti consiglieri di Salvini, Claudio Borghi, Alberto Bagnai, Paolo Savona. Che non sono personaggi secondari del pacchetto di potere salviniano.
Prof. Claudio Borghi deputato al Perlamento della Repubblica Italiana (Lega-Salcvini),
Prof. Alberto Bagnai Senatore della Repubblica, Presidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro).
Paolo Savona ex Ministro per i Rapporti con l’Europea
Questo libro è una durissima condanna e una umiliazione di tutti coloro che propongono, spingono, manovrano per portare l’Italia nella catastrofica avventura dell’Italexit.
Il mio scenario era una fanta-cronaca vivace e schematica, ma tutto sommato storicamente precisa.
Oggi è disponibile un testo formidabile edito dall’Istituto Bruno Leoni che si intitola appunto “Cosa succede se usiciamo dall’Euro” Sono nove capitoli curati da altrettanti economisti di calibro internazionale che descrivono in modo preciso e documentato cosa succederebbe sotto diversi aspetti. Un documento che dovrebbe essere lettura obbligatoria dei vari entusiasti, fantasiosi boy scout dell’economia evocatori dell’ipotesi e che fanno di tutto per portare il Paese in una avventura catastrofica, non si capisce bene se per inqualificabile ignoranza o per scelta criminale. Dove la seconda ipotesi è realistica data la accademica accertata competenza dei soggetti.
Ecco i capitoli del libro, e gli autori di ogni capitolo. Da leggere e studiare se volete parlare con competenza di questo argomento. Il volume si compra online da Amazon anche in edizione Kindle (elettronica)
Introduzione di Carlo Stagnaro
- Perché i costi sono altissimi e i benefici trascurabili (Paolo Manasse)
- Perché l’Italiexit è giuridicamente (quasi) impossibile (Alberto Saravalle)
- Perché non bisogna neanche parlarne (Sandro Brusco)
- Perché fa male soprattutto ai poveri (Veronica de Romanis)
- Perché è un disastro per la finanza pubblica (Natale d’Amico)
- Perché i minibot sono un’illusione e il primo passo verso l’uscita dall’Euro (Tommaso Monacelli)
- Perché fa crollare il credito per investimenti privati e pubblici (Filippo Taddei)
- Perché è uno scenario catastrofico per il lavoro e il risparmio (Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli)
- Perché il sistema produttivo italiano ha tutto da perdere e nulla da guadagnare (Carlo Amenta e Carlo Stagnaro)
Postfazione: L’Euro come strumento di contrasto al populismo (Eduardo Fernandez Luiña.
Gli Autori
Carlo Amenta, Professore Associato di Economia e gestione delle imprese all’Università di Palermo.
Sandro Brusco, Professor of Economics alla Stony Brook University, Laurea in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi, Ph.D in ERconomic Analysis and policy conseguito alla Graduate School of Business della Stanford University (California).
Lorenzo Codogno, Visiting nProfessor in Practice alla London School of Economics, Fondatore e Capo Economista della Società di Consulenza LC Macro Advisors Ltd. È stato dirigente generale al Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e Finanze dal maggio 2006 al febbraio 2015, responsabile della direzione Analisi e programmazione economico-finanziaria al CpE Comitato di Politica Economica dell’Unione Europea.
Natale d’Amico, laurea in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, Consigliere della Corte dei Conti, parlamentare dal 1996 al 2008, Sottosegretario di Stato ai Ministeri del Tesoro e delle Finanze dal 1998 al 2001.
Veronica de Romanis, ha studiato economia all’Università La Sapienza di Roma e alla Columbia University di New York. È stata membro del consiglio di esperti presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze per oltre dieci anni. Attualmente insegna Politiuca Economica Europea alla Stanford University (The Breyer Center for Overseas Studies) a Firenze.
Eduardo Fernandez Luiña, Direttore dell’Istituto Juan de Mariana e professore associato all’Università Francisco Marroquin a Madrid.
Giampaolo Galli, Senior Fellow presso la Luiss School of European Political Economy, Laureato alla Bocconi (1975), PHD al MIT nel 1980, Parlamentare della Repubblica dal 2013 ql 2018 (Deputato nella Commissione Bilancio), Direttore Generale di Confindustria (2009-2012), capo economista di Confindustria (1995-2002). Dal 1980 al 1995 ha lavorato alla Banca d’Italia come Capo della Divisione Internazionale). Docente di Econometria, Politica Mobetaria e Politica Economica alla Bocconi di Milano, alla Sapienza di Roma, e alla Luiss Guido Carli di Roma..
Paolo Manasse, Professore di Macroeconomia e Politica Economica internazionale presso l’Università di Bologna, ha insegnato alla Bocconi di Milano (corso di Economia delle Crisi Finanziarie al programma Ph.D), alla Sorbona di Parigi, alla John Hopkins (centro di Bologna), ha svolto attività di consulenza per l’OCSE, per la Banca Mondiale, per la Banca Inter-Americana di Sviluppo, Visiting Scholar, Resident consultant, Resident technical assistance advisor del FMI.
Tommaso Monacelli, Professore Ordinario di Economia presso l’Università Bocconi di Milano, Fellow IGIER, Cepr e Kiel Institutefor the World Economy, Ph.D in Economiaporesso la New York University.
Alberto Saravalle, professore associato di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Padova dove tiene anche un corso di Storia dell’Unione Economica Monetaria e della crisi dei debiti sovrani in Europa. Esercita la professione di avvocato nello studio di Bonelli/Erede del quale è stato uno dei soci fondatori e Presidente dal 2007 al 2013. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Padova ha conseguito un Master all’Università di Cambridge e uno alla Yale Law School nel 1985. Ha collaborato con il Ministero dell’Industria (1988-1992) e con il Ministero dello Sviluppo Economico (2006-2007). Ha un blog su Huffington Post. Il suo sito è www.albertosaravalle.it.
Carlo Stagnaro, direttore dell’Osservatorio sull’Economia Digitale dell’Istituto Bruno Leoni. Laureato in Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio all’Università di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca presso IMT Alti Studi di lucca. Tra il 20914 e il 2018 ha occupato diverse posizioni presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra cui quella di Capo della Segreteria Tecnica del Ministro.
Filippo Taddei, Associate Professor of International Economics a John Hopkins SAIS, Insegna Finanza Internazionale e Macroeconomia e dirige a Bologna l’Institute for Policy and Research (Bipr) e il Master of Arts in Global Risks (Magr) presso Sais Europe. Ph.D in Economia con Distinction alla Columbia University nel 2005, Laurea all’Università di Bologna nel 2000.
Cosa succede se usciamo dall’Euro
a cura di Carlo Stagnaro, IBL libri
Nuova edizione aggiornata e ampliata,
Luglio 2019