l’ex ministro ex vicepremier Matteo Salvini
L’Italia moderata progressista, quasi di sinistra, per bene, europea ha tirato un respiro di sollievo per il temporaneo arginamento di Matteo Salvini, il ministro vestito da paracadutista, poliziotto, carabiniere e quant’altro disponibile nel guardaroba dei travestimenti paramilitari bellicosi…il fascino dalla divisa.
Per il momento la sua devastante campagna elettorale, continua e permanente è bloccata, perlomeno dalla sede del Ministero degli Interni e con la potenza di fuoco degli apparati del governo. Elicotteri, e voli di stato compresi.
A fronte della sua prosopopea i numeri della sua esperienza di ministro sono modesti e negativi: gli sbarchi erano diminuiti di più sotto Minniti e l’attuale minore numero è sempre dovuto all’azione (peraltro non bella) di quel ministro, la ricollocazione degli indesiderabili tanto vantata è stata modesta (12 mila circa invece dei 600 mila impossibili stupidamente promessi), la diminuzione della criminalità ha seguito il trend degli ultimi quattro anni e non è merito di Salvini. Ci sono 18 mila irregolari in più in giro per le piazze e strade italiane a seguito del Decreto Sicurezza 1 e questo incremento si tradurrà sicuramente nei prossimi mesi in aumento della criminalità spicciola (è una certezza statistica).
Ma molti italiani gli credono, nonostante gli errori, l’arroganza, le bugie, la volgarità, gli sbaciucchiamenti di rosari, i decreti criminali, i 49 milioni. etc.
Salvini ha sistematicamente disertato le riunioni con i colleghi europei dove avrebbe potuto negoziare Dublino, e una più giusta suddivisione dei migranti sbarcati, ha irritato Bruxelles con insulti arroganti con le continue minacce di Italexit sibilate dai suoi consigliori Bagnai e Borghi, con il suo fallimentare allineamento ai para-dittatori del gruppo di Visegrad e la ostentata amicizia con Putin e con Trump, ha preoccupato i mercati con le costosissime smargiassate finanziarie, ha preoccupato il massiccio centro moderato italiano con atteggiamenti da ras centro-sud-americano e gli stessi suoi elettori leghisti lo guardano sbaccaliti. Continua a comportarsi, nei suoi interventi su FB e in TV, con insopportabile prepotenza, insultando, mentendo senza pudore, non ascolta le domande alle quali comunque non risponde mai o risponde con grossolane bugie.
Detto tutto questo, e senza continuare su un lungo elenco di errori e orrori (sbaciucchiamenti di rosari, invocazioni alla Madonna e a Padre Pio, silenzio tenace su Savoini & C, silenzio sui 49 milioni di euro spariti nelle ombre dei bilanci leghisti etc.) bisogna anche dire che i suoi argomenti contro il nuovo governo giallorosso, contro il premier Conte, contro i 5Stelle, contro il PD sono molto convincenti per il suo elettorato attuale e potenziale: aveva solo chiesto di far votare gli italiani, ministri incompetenti, complotto di Bruxelles, governo di Merkel e di Macron, complotto dei “poteri forti” italiani e internazionali, l’Italia invasa dai negri… Ma l’argomento più forte, sicuramente vincente a ottobre/novembre, sarà il possibile fallimento del governo Conte2 sui problemi chiave italiani: economia, occupazione e migranti. Se questo si dovesse verificare, e non credo si possa escludere con molta certezza, avremo Salvini premier (o forse Di Maio) per i prossimi venti anni e sarà un ritorno feroce.
Lorenzo Matteoli