YOU ARE NEEDED YOU ARE WELCOME
Nel 2050 ci saranno 10 milioni di italiani in meno e se il tasso di natalità resta intorno a 2.0 dovremmo accogliere circa 300 mila immigranti all’anno per compensare il calo demografico. Il conto è ovviamente molto più complesso per tenere conto dell’età dei nuovi ospiti della penisola e della loro fertilità per non parlare di tutte le altre complesse variabili dell’algoritmo, ma per il ragionamento grossolano che vorrei svolgere mi interessano gli ordini di grandezza e non le sottigliezze. Qualcun potrebbe dire “meglio pochi che male accompagnati” e direbbe una sciocchezza (anzi due sia per il “pochi” che per il “male accompagnati”) il Paese è una macchina che ha bisogno di gente per funzionare e anche su questo argomento ci sarebbe da discutere, ma le conseguenze di un calo demografico di quella dimensione (17% circa) a causa dell’invecchiamento generale della popolazione sarebbero letali.
Questa premessa per porre un assunto fondamentale: i migranti sono una soluzione e non un problema, ne abbiamo bisogno e questo bisogno è urgente. Non è una invasione di barbari è una sana iniezione di lavoratori a tutti i livelli dei complicati processi che fanno funzionare un paese moderno.
Corollario: chi grida all’emergenza e alla catastrofe dell’Italia invasa dagli africani dice una sciocchezza irresponsabile.
L’emergenza esiste se continuiamo a gestire il problema come abbiamo fatto finora e in particolare negli ultimi 20 mesi di isterico razzismo oscurantista e di menzogne salviniane.
Anche per questo argomento rimando ad altra letteratura: non mi interessa discutere sulle bugie strumentali, sulla ridicola fregnaccia della “difesa dei sacri confini della patria”: discussione da Papeete, mojitos, cubiste e altri cazzoni di mente semplice. Comunque, pericolosi.
Dunque, i migranti vanno accolti: questo è l’ineludibile assunto. E bisognava impostare un progetto consistente 20 anni fa.
Per essere ancora più chiari: respingere, fare annegare, chiudere porti, mettere in galera o in lager guardati da stupratori libici, costringere i capitani delle barche da pesca e delle navi al crimine orribile di abbandonare naufraghi in mare, condannare a settimane di attesa su navi male attrezzate nel caldo estivo e nel freddo invernale sono operazioni che solo menti bacate possono ritenere soluzione di un problema planetario epocale. Per non dire di peggio….quelli che credono “di difendere i sacri confini della patria” e affogano i naufraghi invocando in modo blasfemo il Cuore Immacolato della Vergine Maria.
Affogo qualche migliaio di migranti (uomini, donne e bambini) e stupro qualche migliaio di donne, o decine di migliaia, e risolvo il problema dei migranti ! Leccando il rosario…Geniale! Bel primato italiano!
E’ orribile per la nostra cultura e civiltà che queste idee e che i comportamenti conseguenti abbiano avuto successo in Italia e siano stati gratificati dal voto di milioni di italiani, il frutto della mala informazione, della demagogia criminale e della ignoranza più grezza: è stato un momento del quale dovremo vergognarci a lungo.
Si tratta di vedere come, con quale progetto, con quale visione temporale, con quale atteggiamento culturale, quadro economico, assistenza sociale, educativa, di formazione, residenziale, integrazione ambientale, etc.
Un progetto per il quale né l’Italia né alcun altro paese in Europa e forse nel mondo ha precedente esperienza, di dimensione pluri-generazionale (30-40 anni) che interessa tutto il territorio italiano e tutta la società italiana. Scuola, Università, Sanità, Lavoro, Trasporti, Infrastrutture, Sindacati, Cultura, Sport e Tempo libero…
Vediamo allora di percorrere rapidamente il come.
Intanto i campi in Libia vanno chiusi immediatamente e le responsabilità delle scelleratezze commesse dovranno essere indagate e giudicate da tribunali internazionali.
Selezionare: con criteri molto più articolati del semplicismo economici/politici vogliamo immigrati onesti, validi, qualificati, potenzialmente qualificabili privilegiando giovani e adolescenti respingendo criminali noti, terroristi, e soggetti socialmente pericolosi secondo griglie consolidate nei criteri di selezione dei soggetti stranieri che chiedono residenza stabile in un nuovo paese. Con criteri di umanità vanno anche applicati criteri medici e di conseguente assistenza.
Non è una operazione semplice né facile, ci vuole personale qualificato, interpreti, azione documentale nei paesi di origine.
Strutture ospitali: vanno predisposte strutture di ospitalità diversificate e distribuite sul territorio per tenere conto delle diverse condizioni degli ospiti: età, lingua, quadro familiare, religione, attitudini, esigenze educative e di formazione di capacità consistenze con il numero previsto di ospiti e del loro background sociale, culturale, etnico etc.
Insegnamento dell’italiano: obbligatorio e diversificato in funzione dell’età e dei profili socio cultuali dei soggetti
Educazione civica: corsi di informazione sulla cultura italiana. Comportamenti civili, tradizioni, leggi e regole di vita sociale.
Integrazione degli islamici problema fondamentale e delicato da gestire con mediatori culturali delle varie sette (Sciiti, Suni, Wahabiti etc.) con chiarezza e con fermezza: in Italia non vige la Sharia.
Formazione: dovranno essere attrezzate scuole di formazione per le diverse età per i diversi background socioculturali, per le diverse specializzazionie mestieri, diffuse sul territorio e gestite dal sistema scolastico italiano ai vari livelli.
Scolarizzazione: i giovani in età scolare dovranno essere inseriti nelle classi coerenti con la loro età e assistiti con opportuno supporto per facilitare l’integrazione rapida nelle classi e nel contesto.
Assistenza sanitaria: tutti gli immigrati dovranno essere assistiti dal sistema sanitario nazionale italiano.
Criteri generali
Si dovrà prevenire la formazione di ghetti e di enclave etniche e religiose, particolare attenzione dovrà essere posta per evitare conflitti interetnici e interreligiosi (Suni /Sciiti/Wahabiti et al), Saranno necessari mediatori culturali arabi, asiatici, mediorientali, africani per facilitare il rapporto degli immigrati con le realtà sociali locali.
L’Arma dei Carabinieri dovrà attrezzarsi per gestire le diverse comunità etniche.
Il ministero della Pubblica Istruzione dovrà attrezzare le opportune strutture (organici) di educazione scolarizzazione e formazione.
Il Progetto generale dovrà avere come obbiettivo l’inserimento positivo nel sociale italiano degli immigrati nell’arco di tre quattro anni dall’arrivo.
Il progetto italiano dovrà essere associato a un più largo progetto Europeo. Sul lungo termine gli immigrati in Italia e in Europa saranno gli operatori del più vasto progetto Europeo di investimenti nel continente africano.
Sul piano internazionale l’Europa dovrà impostare e implementare un piano di investimenti ventennale nei paesi africani alimentatori di emigrazione istituendo una direzione ad hoc a Bruxelles, una Banca Europea per l’Africa e agenzie nelle capitali africane interessate per monitorare le fasi operative del programma.
Per chiudere: Ho rapidamente e molto schematicamente illustrato alcune linee di quello che dovrebbe essere l’approccio al problema dei migranti per far capire quanto sia distante l’attuale visione di grettezza protezionista e modestia provinciale da quello che dovrebbe essere un progetto adeguato di calibro planetario lanciato su una scala temporale di 50 anni.
Nel 2070 o l’Italia avrà una popolazione
con il 35%-40% di italiani oriundi africani
integrati e felici
o…non esisterà.
Lorenzo Matteoli