
Salvini ha il dono di sapersi sempre comportare all’altezza del livello più vergognoso delle aspettative e delle logiche etico-politiche.
Il giornale La Repubblica ha pubblicato ieri una raccolta delle sue dichiarazioni sul problema “aprire/chiudere” per la gestione della pandemia. Un elenco che illustra come con la stessa irresponsabile sicumera, demagogia e arroganza ha dichiarato tutto e il contrario di tutto. Aprire tutto subito, tornare a lavorare…un giorno.
Chiudere tutto subito … la cosa più importante è la tutela della gente…un altro giorno.
Non si tratta di un comportamento dovuto alla fragilità mentale** del soggetto. Per nulla.
È un comportamento studiato e attuato con precisa volontà.
Salvini sa bene che i suoi elettori sono divisi fra le due scelte e quindi che prendere una posizione precisa su una delle due vorrebbe dire automaticamente deludere la metà del suo parco voti. Sa anche che i suoi elettori dimenticano rapidamente o ricordano solo le cose che vogliono ricordare.
Quindi i fedeli leghisti che vogliono chiudere tutto ricorderanno solo i suoi appelli a chiudere tutto. Quelli invece che vogliono aprire tutto ricorderanno solo i suoi appelli ad aprire tutto. …chiese, discoteche, bar, ristoranti, caffè, bocciofile, cinema, piscine….
Delle conseguenze delle due strategie al “capitano del Papeete” non gliene potrebbe fregare di meno.
Se la mia ipotesi non è vera … resta l’altra**: il vero problema è quanto ci metteranno i milioni di italiani che lo votano ad accorgersi di cosa si nasconde dietro la incompetente arroganza del soggetto. I precedenti italiani non sono di conforto: ci sono voluti venti anni e forse per qualcuno molti di più… e qualche milione di morti.
lorenzo matteoli
Mi permetterei, per una volta, di fare un po’ come Salvini che può dire una cosa e il suo contrario: per me con Salvini vanno bene entrambe le possibilità: è – uso anch’io l’eufemismo – mentalmente fragile e/ma/anche un furfante.
Quanto di peggio ha mai prodotto l’indecenza della politica italiana