Mi piace Conte che rifiuta il giocone dei partiti e di Renzi! Prima non mi era mai piaciuto molto. Evidentemente succedono cose nel teatrino che non conosciamo. I “chiarimenti” offerti in TV (che oramai sostituisce il Parlamento e le segreterie politiche) sono in pratica una riaffermazione della sua autorità, che si era andata “appannando” nelle ultime settimane sotto il fuoco incrociato di Renzi, PD e 5S, implicito o esplicito.
Sia che questa riaffermazione sia il frutto di assicurazioni ricevute “in privato”, sia che risulti invece da una sua “assunzione di responsabilità”, è una svolta interessante nel bollito misto delle ultime settimane. Conte ha ribaltato il tavolo giocando le sue carte e Renzi deve ora verificare il suo bluff e il rischio che comporta. Rischio che, detto in pastasciutta, vuol dire la fine per esaurimento di credibilità, sua e del suo partitino.
Giorgia Meloni, bocciando la fregola poltronara di Salvini di fare governicchi con i voti dei “transfughi”, ha piantato un altro chiodo sul coperchio della scatolona di vermi confezionata da Renzi.
Dopo il Panettone di Natale ci saranno “interesting times” nel teatrino romano: una Befanaccia in agguato.
lorenzo matteoli