L’intervento di Salvini ieri al Senato è stato emblematico della sconcezza vergognosa del personaggio. Sconcezza della quale non solo non si rende conto ma della quale si vanta.
Salvini, vigliacchetto come sempre, non ha il coraggio di dire quello che pensa dei Senatori a vita, istituto di grande qualificante dignità politica ed etica, personaggi che dovrebbero essere ringraziati per l’enorme contributo di saggezza e competenza che portano al Parlamento della Repubblica. Contributo che squallidi cialtroni non sono in grado di apprezzare non avendo né la cultura né l’attrezzatura intellettuale per farlo.
Quindi, come sempre credendosi molto furbo, ma in effetti rivelando la sua cialtroneria, Salvini cita Grillo e i 5Stelle, titolari originali della battuta, della cui indecenza dovrebbero comunque vergognarsi insieme a lui.
Per ribadire poi la sua vigliaccheria Salvini non si scusa della sua stupida vergogna, ma delega il successivo intervento di un rappresentante 5 Stelle a farlo. Altra manifestazione di miseria mentale. Ancora più ribrezzo fanno quelli che lo applaudono. Non brilla la presidente Casellati che definisce la battuta di Salvini “poco appropriata” invece di censurarla con durezza.
Questo personaggio fa ribrezzo per la volgarità, la stupidaggine, l’arroganza sconcia. Che sieda nel Senato della Repubblica e che gli sia concesso di esprimere la sua ributtante cultura in quella sede è una pesante responsabilità dei milioni di Italiani che lo hanno votato.
Certamente fra chi lo ha votato ci sono persone oneste e intelligenti, che probabilmente non hanno a suo tempo valutato il ribrezzo che Salvini provoca con tutti i suoi comportamenti e con la sua obbrobriosa visione politica, e i costosi danni conseguenti.
L’unica speranza è che questi elettori distratti si ravvedano e ripuliscano il Parlamento della Repubblica dalla disgustosa presenza di questo personaggio ignobile.
lorenzo matteoli