Ezio Mauro scrive oggi su La Repubblica un fondo (Il vuoto e l’Europa) che dovrebbe essere lettura obbligatoria per chiunque abbia una minima responsabilità o sensibilità etica, culturale, politica.
Sicuramente esiste in Italia una larga base di cittadini, io credo una larga maggioranza, che questa sensibilità ce l’ha e ha gli strumenti intellettuali per esprimerla. È invece poco probabile che nella classe politica attualmente eletta ci siano molti individui di analoga competenza e maturità.
Una larga maggioranza che, per una storia emi-secolare di sciagurate circostanze, eventi e misfatti, non è rappresentata dalla classe dirigente eletta. Il cui devastato, umiliante profilo è descritto oramai da anni dalle cronache quotidiane: puerilismo, incompetenza, stupidità, clientele vergognose, sciocca arroganza, quando va bene, corruzione criminale, adiacenze mafiose, furto a mani salve quando va meno bene.[1] A questo ha condotto il degrado sistematico dell’Istituto Democratico.
Si dice che nei momenti più bui, cupi e disperati scatta la scintilla che innesca il radicale cambiamento.
Non resta che chiedersi se la attuale catastrofe sia il “momento più buio”, o se non ci tocchi aspettare ulteriori svolgimenti della tragedia corrente.
Auguri a noi.
lorenzo matteoli
[1] Quelli che chiedono di gestire bene il Recovery Fund sono gli stessi che hanno rubato 49 milioni di Euro tempo fa. Il massimo della spudoratezza: scoperti con le mani nel sacco…fingono di non sapere con la ebete arroganza di Salvini.