Mario Draghi ha dettato le condizioni a Salvini: praticamente azzerando storia, manifesti, battaglie, slogan, smargiassate e delitti della Lega e del suo segretario e denunciando in modo crudelmente limpido visegradismo, sovranismo, populismo, demagogia, antieuropeismo, battaglie antieuro, rozzo classismo fiscale, crassa ignoranza economica e finanziaria, dello zotico ex-padano.
Salvini è uscito severamente umiliato, di fatto svergognato, dal colloquio con Draghi, ma non ha rinunciato alla consueta abitudine di mentire e manipolare i fatti per tentare una disperata difesa della faccia.
La Lega post-Draghi non esiste più: è diventata un non-partito senza manifesto, senza programma, senza idee, con l’unico scopo di occupare poltrone.
Una volta esisteva l’istituto dell’autocritica tanto caro ai “compagni”, ma Salvini, doppio, ipocrita e vigliacchetto, non ha i coglioni per affrontarlo.
Alla luce della cronaca mi sembra che Draghi si stia orientando per quella che ho chiamato opzione 2 (cfr mio post del 7 Febbraio 2021):
- Utilizzare la sfrontatezza del bugiardo Salvini per costringerlo a sottoscrivere, per coerenza, leggi e ordinamenti brutalmente contrari alle sue idee storiche, portandolo ad autodenunciare le sue contraddizioni ed esponendolo all’opposizione interna al suo partito, di fatto azzerando il supporto con la sua base elettorale e mettendo in crisi il suo futuro politico e il futuro politico della sua parte/partito. Questa sarebbe una manovra più difficile e consisterebbe nell’impiccare il soggetto al cappio che lui stesso ha preparato. Richiede in qualche modo collaborazione delle altre forze politiche impegnate, collaborazione che non si può dare per scontata proprio per i rischi che comporta.
Giorgia Meloni non si è risparmiata la crudele ironia: “Spero che Salvini riuscirà a far cambiare impostazione a Draghi, ma la vedo difficile…”
Salvini, che finalmente, grazie a Giorgetti ha capito che non c’è futuro politico nelle sue rozze idee vetero-fasciste (flat tax, rifiuto euro, rifiuto Europa, chiusura porti, violenza sui migranti, trumpismo, visegrad, demagogia etc.), assatanato dal desiderio di poltrona, ha mollato tutto. La base leghista stupefatta non riesce a digerire quello che, a tutti gli effetti, è un clamoroso, volgare tradimento.
La ex Lega andrà avanti vuota dei suoi contenuti, grezzi, ma comunque contenuti, per i quali hanno votato il 25% degli elettori italiani, in pratica un cadavere politico.
Salvini non ha capito che anche per tradire ci vuole intelligenza, abilità dialettica, competenza linguistica. Non bastano le smargiassate e le volgari bugie, non basta negare puerilmente, manipolare i fatti…o cambiare felpa.
La lettura che della giornata fanno i leghisti è straordinaria: la assoluta rimozione della realtà, ecco De Lorenzo su un foglio della destra di ieri:
C’è chi gongola, nella Lega.… Difficile dire se sia più la soddisfazione di poter “rientrare nelle stanze dove si decide” o se la goduria di aver messo il Pd in un angolo….Zingaretti si ritrova ormai in un cul-de-sac. L’apertura di Salvini lo costringe ad una scelta che non avrebbe mai voluto fare …Zinga [ … ] non ha quindi altra scelta che ingoiare il rospo leghista, gettare alle ortiche il sogno giallorosso e adeguarsi all’ammucchiata parlamentare. “Dovranno fare i conti con la realtà”, sghignazzano i leghisti.
Non è chiaro se questa strana interpretazione del voltafaccia vergognoso di Salvini sia un tentativo di salvargli la faccia, o se sia una effettiva convinzione leghista. Mario Draghi forse farebbe bene a leggere e riflettere, perchè rivela la doppiezza di quella cultura.
Per ora Mario Draghi, contro tutti i consigli di PD, Grillo, 5Stelle, Leu, Azione, +Europa, sembra orientato a questa scelta temeraria, che, se verrà confermata, purtroppo ha un sapore iniziale disgustoso. Chi ha tradito tradirà ancora.
Vedremo se il rischio di avere nel governo un personaggio doppio e volgare come Salvini (o chi per lui) vale la possibilità di azzerare lui e la ex Lega e, alla fine, di eliminare questo orrendo attore dal teatro della politica italiana.
Che sarebbe un fantastico risultato.
Auguri a Mario Draghi e a noi.
lorenzo matteoli
Caro Lorenzo
ma se tu vivi in Australia, che ti frega di quello che fanno in Italia? Probabilmente sei rimasto là troppo a lungo per non capire che la gente ne ha le scatole piene di Draghi, del PD, di Leu, dei massoni, dei banchieri, dei burocrati, dei clandestini, dei comunisti, degli antisovranisti e dei filoeuropeisti. Non ti piace la lega? Non votarla. Se ci fossero le elezioni, devo informarti, otterrebbe il maggior numero di voti oggi.
Ho risposto con un nota specifica ad hoc, spero che Agoistino la possa leggere