
Per quale motivo nessun giornale riporta il nome del GIP del Tribunale di Napoli che ha rimesso in libertà Vincenzo Lo Presto dopo meno di due anni di galera (su dieci di condanna comunque troppo lieve)? Un assassino brutale, violento sistematico, torturatore della moglie che dopo anni di pestaggi e violenze ha ucciso la poveretta a randellate con la sua stampella.
Quale malattia appesta il Tribunale di Napoli, non ancora guarito dalla vergognosa vicenda di Tortora?
Perché non si può conoscere il nome di un magistrato così ovviamente deviato da scarcerare dopo solo due anni un soggetto criminale pericoloso e perverso, con motivazioni platealmente contrarie a quelle con le quali lo stesso magistrato a suo tempo lo ha condannato meno di due anni fa?
Con questo genere di giustizia la battaglia delle donne contro la violenza domestica non sarà mai vinta.
lorenzo matteoli