Da anni alla RAI a Roma saccheggiavano le sedi senza che nessuno se ne accorgesse (? non credibile). Bastava staccare i quadri d’autore comprati con i soldi della RAI sostituirli con stampe da poche centinaia di vecchie lire e portarseli a casa, tenerseli o venderli (un Rosai venduto a suo tempo per 25 milioni il responsabile confesso …il reato? prescritto.)
La vicenda è stata scoperta “per caso” (? non credibile) perché uno dei quadri sostituiti è caduto per terra (nemmeno riattaccato bene dal ladro) e si è visto trattarsi di copia cartacea e non di tela originale).
In considerazione del livello etico dei fedeli “dipendenti RAI” forse sarebbe il caso di fare una indagine in tutte le sedi RAI e magari estenderla a banche e istituzioni statali di vario genere e andare a vedere quante “copie” ci sono attaccate ai muri invece di quadri veri.
Non credo che l’episodio RAI Roma sia isolato.
Viva l’Italia!
lorenzio matteoli

PS non molti sanno che sulla parete dietro la cassa del caffe alla Stazione di SM Novella di Firenze ci sono due grandi quadri di Ottone Rosai (non si può rubare)
Bei tempi quando vicedirettore generale era Bruno Vasari (che buona parte di quella collezione e di quei quadri fece comperare). Ma era un altro tipo di uomo, e meno male che non assiste
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Cara Erica, riuscirà Mario Draghi a salvare questo Paese ? O cadremo nella palude del leccatore di rosari?