
Quante generazioni di giudici dovranno passare prima che arrivi in carriera un cervello non lavato dal feticismo cattolico? Non è stata sufficiente la tragedia di Eluana Englaro.
Dobbiamo di nuovo subire la crudeltà bigotta di un giudice che condanna a una vita inutile e crudele una giovane trentenne e la sua famiglia perché non vuole assumersi la responsabilità di fare la cosa più giusta, saggia e corretta, nascondendosi dietro un dettato di fede ignobile e barbaro paragonabile al rogo di Giordano Bruno e alla obbrobriosa tortura delle streghe medievali.
Perché non parte un sano movimento di opinione per condannare questo orrore travestito da religione cattolica?
Lorenzo Matteoli