La mia sindrome, conclusione

La quarta fata

La conclusione dei miei due scritti sulla vicenda “delle Alpi” è che la costruzione dello stadio con la pista fu un errore, e che il responsabile di questo errore sono stato io.

Nebiolo, Carraro, Tessore, i capigruppo della Giunta pentapartita sono giustificazioni che non assolvono e forse invece di chiarire nascondono la responsabilità diretta e personale mia. Ineludibile come ho detto.

La fiction del mandato di Agnelli, forse divertente, non cambia le cose.

La cosa giusta da fare sarebbe stata: voti il Consiglio, ma se il risultato del voto fosse  “con la pista” io  darò le dimissioni perché non intendo assumermi la responsabilità di un errore marchiano come questo.

Non lo feci.

Resta da vedere quali furono gli elementi determinanti dell’errore, e poi è necessario riconoscerlo, assumersene la responsabilità e metabolizzare il tutto. 

La necessità ritenuta prioritaria di “fare”.

Torino usciva da 13 anni di amministrazione PCI assolutamente passiva: l’assioma “chi fa ruba” aveva congelato qualsiasi iniziativa. Era la religione del PCI e per estensione di Torino e dei torinesi. Chi fa ruba, quindi basta non fare e non si ruba. Così governò Novelli. Solo che anche “non facendo” si rubava. Vedi  la storia della pubblicità al Comunale: regalata a Bastino  che la vendeva a miliardi distribuendo ricche tangenti alle due squadre e ad altri.

Lo stadio non era la cosa più importante

Il rilancio del Nord Ovest torinese era molto più importante: valeva migliaia di miliardi futuri ristretto alla modesta spesa dello stadio. Fra l’altro nemmeno pagata da soldi torinesi. Quindi in fondo la pista non. era  così importante.

La visibilità non era drammaticamente diversa come lo stesso Agnelli riconobbe quando, entrato allo stadio finito disse “Sui vede benissimo”.

Il “partito” era più importante del “Consiglio” luogo di equivoci mercati.

La richiesta di voto in Consiglio era pesantemente  “divisiva” e implicita minaccia di far saltare il pentapartito e di riportare al governo il PCI per il mio carattere tendenzialmente “negoziale”.

Avrei dovuto avvertire il responsabile degli enti locali del PSI Giusi La Ganga e rimettere a lui la decisione…

C’era il rischio di una richiesta di variante costosa pesante da parte della Concessionaria (che aveva già pronto un progetto alternativo senza pista)

Avrei dovuto affrontare l’incognita del CONI e della vendetta di Nebiolo e il rischio di vedere Torino esclusa dai  mondiali di calco del 90.

Avrei dovuto affrontare la possibilità di dovermi dimettere e “tornare a casa”.

Tutto vero, tutto più o meno liminalmente presente alla mia mente in quei giorni.Tutto comunque “laterale” rispetto al categorico kantiano che …”la cosa giusta da fare” era votare in Consiglio.

Ed ecco la condanna della mia quarta fata:

Dopo che le tre fate se ne furono andate entro’ di nascosto nella stanza una quarta fata: non era bella come quelle di prima e aveva uno strano cipiglio per non dire un ghignaccio sghembo.
La quarta fata mi sputo’ sulla pancia e pronuncio’ la sua formula magica: Fottipiu’, fottipiu’, fottipiu’. La guardavo incuriosito cercando di attanagliarla con la mia energia affascinante appena acquisita.
Cretinetto, mi dice la fata, con me il tuo trucco di merda non riesce: puoi risparmiarti lo sforzo…ha…ha…ha! Ed eccoti la mia magia:
Sarai intelligente e acuto, ma nessuno ti credera’ le cose che vedrai tu, gli altri non le vedranno e invece di sembrare intelligenti e acute sembreranno solo banali stronzate.
Sarai simpatico e gradevole solo ad alcuni, ma a molti altri sarai odioso e insopportabile.
Sarai capace di fare molte cose, ma non ne finirai mai una, e quelle che farai avranno sempre dei difettucci o difettoni che te le renderanno odiose.
Dopo avere dettato il suo malefico complemento alle precedenti magie la quarta fata se ne ando’ aggiungendo: per tutta la vita cercherai di superare la mia maledizione cambiando continuamente luoghi, posti, spazi e pensieri. Ma non ci riuscirai e se ti fermerai sara’ peggio ancora: il mio maleficio ti crollera’ addosso in tutta la sua nefasta potenza. Se vuoi sopravvivere alla sciagura devi correre, correre, correre, correre. 
Ti voglio pero’ dare una vaga speranza, per dimostrarti che non sono proprio malvagia. Ci sara’ solo un modo di annullare il mio malefico complemento agli auguri di quelle dilettanti strullone che sono venute prima e questo sara’ :
mnbxdcvkuhsbvs ….zsbvj,hg><lbhcbhjchbjd… 
Eccomi quindi costretto a vivere questa vita di inseguimenti e di sfasature: simpatico ad alcuni odioso ad altri, intelligente e acuto, ma incomprensibile e banale, capace di iniziare molte cose e di finirne nessuna. 
Una vera sciagura…!
Da anni sto cercando di capire cosa voglia dire esattamente: 
mnbxdcvkuhsbvs ….zsbvj,hg><lbhcbhjchbjd… ma non arrivo a capo di nulla.
Se riesco a risolvere l’enigma forse potro’ uscire dall’inghippo. Ho dei dubbi pero’ perche’ la fetentissima strega prima di andarsene disse ancora (molto oscuramente): …e non ti fidare dei fottuti puntolini.
Appena se ne fu andata ebbi la sensazione che un’altra cosa importante era successa: mi sentivo intelligente simpatico e pieno di iniziative, ma sentivo anche che qualcosa non funzionava del tutto bene.
Provai a fare un altro po’ di pipi, ma, incapace di controllare lo sforzo, feci anche una puzzolente cacatina.
Erano incominciati i miei guai …. e cosi’ e’ andata avanti fino ad oggi: faccio un sacco di cose, non ne finisco mai una, hanno sempre qualche difettino puzzolente, qualcuno mi apprezza e molti mi ritengono un po’ banale e stronzo e anche odiosetto. Io ci provo continuamente e intanto cerco di capire cosa voglia dire: 
mnbxdcvkuhsbvs….zsbvj,hg><lbhcbhjchbjd… e cosa cacchio hanno di sbagliato i fottuti puntolini.

Anche la pista alla Continassa rientra nella maledizione della quarta fata. Che oggi si rivela per quello che veramente è fuori dalla metafora fiabesca: la mia sostanziale debolezza…the fucking dots.

Non mi resta che accettarla.

lorenzo matteoli

Per il racconto completo del “giorno in cui sono nato” ecco il link:

http://matteoli.iinet.net.au/html/Articles/thenightiwasborn.html

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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