L’incubo di Kabul
Quello che sta succedendo a Kabul e, peggio se possibile, quello che succederà nel futuro a breve e lungo termine in Afghanistan è la spaventosa ultima spiaggia della civiltà laica occidentale.
Ci giochiamo le conquiste storiche di tre rivoluzioni, il risultato della Battaglia di Lepanto (1571, 7 di Ottobre) e della vittoria Austro Ungarica sui turchi prima nell’assedio di Vienna (1529) e poi nella battaglia di Vienna (1683, 11 e 12 Settembre). L’ordine del Pianeta dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Se l’occidente non riuscirà a riscattare il collasso USA, se l’Europa non sarà capace di correggere le incertezze di Putin, la complicità iraniana, la doppiezza della Turchia, l’ambiguità cinese, la prevalenza dell’islam nella sua forma più truce, sanguinaria e fanatica diventerà il tratto dominante dei prossimi 50 anni della politica mondiale. Con conseguenze difficili da prevedere sulla cultura, l’economia, il sociale, la nostra civiltà urbana. La vita quotidiana in Europa e nel mondo.
Non si tratta di un a valutazione “islamofobica”, si tratta di una analisi schiettamente fattuale e condivisa in tutto il mondo islamico civile.
L’Europa deve seriamente riflettere sulla sua responsabilità dopo il tracollo USA e prendere iniziative radicali, impegnative, costose, di breve, medio e di lungo termine.
Il problema non è negoziare o meno con i Talebani, il problema è la sopravvivenza dei valori irrinunciabili della civiltà e della cultura laica occidentale per le prossime 50 generazioni. E ancora.
Questo è quello che Mario Draghi sta scrivendo nell’agenda del prossimo incontro dei leader europei.
lorenzo matteoli
(cfr Bernard Henri-Levy, I doveri di un a potenza, gli effetti della ritirata americana, La Repubblica, 28 Agosto, 2021)