Spostare dal petrolio/benzina all’energia elettrica la domanda energetica per la mobilità auto vuol dire aumentare del 30 % l’attuale domanda di energia elettrica: un terzo in più.
Se questo incremento di domanda non viene coperto da fonti fluenti (solare, eolico, idroelettrico), cosa molto difficile oltre il 20-30%, o si dovranno aumentare le centrali termoelettriche (carbone, petrolio gas naturale) o si dovranno costruire centrali nucleari.
Mi chiedo se i “turisti della politica” di Bruxelles quando hanno serenamente sancito la fine dei motori a combustione interna entro il 2035 si siano posti il problema.
Ho l’impressione di no.
I turisti della politica sono capaci di pensare solo una cosa alla volta.
lorenzo matteoli
PS Il problema non è comunque semplice ecco cosa scrivevo anni fa (nel 2016):