Si sta verificando un fenomeno interessante senza precedenti nella storia.
Il pensiero corrente, il senso comune, la grammatica sociale consolidata, il grundrisse, informato e documentato, riferimento e base del comportamento del 99% dei soggetti della società civile viene impugnato e denunciato da una minoranza fanatica e delirante.
Fin qui niente di nuovo: una situazione corrente e ricorrente nella storia da secoli.
La novità è che i maÎtres à penser della società civile non sono in grado di contrastare l’aggressione ideologica/dialettica. Subiscono l’aggressione in apparenza passivi. I balbettamenti timidi vengono travolti dalla canizza feroce dei contestatori.
Il motivo?
Gli aggressori non hanno argomenti solidi, documentati, provati. Adottano un metodo semplice dalla efficacia micidiale: negano la realtà dei fatti. Il Covid non esiste, i vaccini non servono, la pandemia è una invenzione per imporre la dittatura sanitaria…
Per una serie di circostanze congiunturali la posizione “negazionista” incontra un seguito significativo nel pubblico. Seguito che mette in seria difficoltà i Governi che devono gestire la Pandemia. La ribellione no-vax sfocia nelle piazze e diventa “politica” attraverso la strumentale appropriazione della destra estrema.
Quello che stupisce in questa figura è la incredibile facilità con la quale la delirante negazione di fatti, numeri, dati, viene accolta, accettata, imposta e diventa “verità”.
Come stupisce la incapacità del contesto responsabile di controbattere, rispondere, denunciare il delirio.
Oltre alla negazione della realtà fattuale la ribellione “no-vax” propone svariate altre ipotesi tutte prive di documentazione come l’esistenza di una fantomatica “elite” che vuole imporre la dittatura eco-sociale al Pianeta (membri di questa elite sarebbero fra gli altri Bill Gates e George Soros). Fra le notize assurde che vengono postate online: la istituzione in Australia da parte del governo di Scott Morrison (Scomo) del New World Order, la costruzione, sempre in Australia, di campi di concentramento per aborigeni per l’attuazione del loro genocidio, e altre assurde fantasie di questo genere.
Chi vive in Australia sa quanto lontane siano dalla realtà queste storie.
Vale la pena riflettere sulla situazione perché questa sarà una, se non “la”, condizione determinante dello svolgimento politico nel Pianeta a breve medio termine. Per tutte le questioni, non solo per la specifica contingenza della Pandemia.
La manipolazione dell’informazione che è stata pratica dominante negli ultimi 20 anni ha in pratica distrutto, azzerato il concetto stesso di “verità”.
La verità oggi è che la verità non esiste, o, meglio, quella che esiste non è accettata come tale, per l’azzeramento della credibilità dei suoi responsabili rappresentanti.
La manipolazione delle informazioni voluta e gestita da diverse istituzioni, governi, partiti, banche, grandi corporazioni industriali, grande finanza, ha provocato l’azzeramento della credibilità dei loro responsabili.
A poco a poco nessuno è rimasto credibile.
Nel vuoto di riferimenti certi e credibili è facile costruire verità fittizie, di comodo, strumentali, adatte a qualunque scopo, obbiettivo o strategia. La disponibilità di strumenti potentissimi e poco costosi di diffusione rende la figura complessiva caotica e pericolosa.
Chiunque po’ svegliarsi un mattino e inventare una fantomatica (o reale) corte di giustizia internazionale che accusa il Papa di delitti orribili. Oppure inventare un fantomatico gruppo di politici tedeschi che accusa Mario Draghi di macchinazioni finanziarie per migliaia di miliardi di Euro. Accuse accuratamente progettate da esperti, attrezzate con documentazione fittizia, diffuse sui social in modo virale, praticamente impossibili da contrastare. Lo stesso vale per qualsiasi palla inventata su Macron, Biden, Merkel. Nel vuoto di verità diventano tutte La Verità.
Un problema nuovo perché mentre si è sempre calunniato e mentito, mai le menzogne e le calunnie hanno avuto a disposizione i mezzi che ci sono oggi quando chiunque può raggiungere un pubblico di centinaia di migliaia di soggetti in un nanosecondo. Mai il vuoto di credibilità delle fonti ufficiali è stato così assoluto e l’aggressione dei falsificatori così potente.
Per vedere in pratica la mostruosa efficacia del fenomeno andate sulla pagina facebook di Francesca Donato, europarlamentare in quota Lega oggi migrata nel gruppo misto, nota per un colossale errore[1] sull’efficacia dei vaccini (per crassa ignoranza della matematica elementare). Il suo pubblico, evidentemente di eguale ignoranza, esplode in un torrente inarrestabile continuo di messaggi di ammirata imbecillità. L’ignoranza più crassa è inarrestabile, travolgente come un fiume in piena. A nulla sono valse le rettifiche al suo marchiano errore pubblicate da Repubblica e Stampa!
L’onorevole Donato Francesca è un terrificante esempio della catastrofe provocata dal suffragio universale: i suoi elettori adoranti e, come lei, crassamente ignoranti, non verificano (non sono in grado di verificare) le panzane che racconta continuamente su qualsiasi argomento: bilancio, vaccini, PNRR, euro, italexit, …e questo vale per tutti gli eletti. Un elettorato di ignoranti/arroganti per ineludibile, feroce consequenzialità produce un Parlamento di ignoranti/arroganti e quindi un omologo Consiglio dei Ministri.
Qualsiasi ottimismo per il futuro è impossibile: siamo condannati senza riscatto ad essere governati da ignoranti/arroganti specchio rigoroso della popolazione elettorale che li sceglie.
Ovvero il terribile tradimento del sistema scolastico italiano. Non riesco a vedere una soluzione a questa inarrestabile catastrofe: sarà sempre peggio.
Anche la dittatura, che sarà la inevitabile conclusione del ciclo in corso, sarà la dittatura di un imbecille che, molto probabilmente, è già in Parlamento.
lorenzo matteoli
[1] Francesca Donato sostiene che i vaccini non hanno diminuito il numero di morti perché nel 2018 erano 373 e nel 2021 sono stati 434. La poverella ignora (o fa finta di ignorare) che nel 2018 erano 373 su 8800 contagiati e nel 2021 sono stati 434 su 282.000 contagiati. Una differenza immane tanto che facendo altri conti risulta che:
- Se nel 2018 ci fossero stati i vaccinati che ci sono oggi ci sarebbero stati solo 9,8 morti (invece di 373).
- Se nel 2021 ci fossero stati solo i vaccinati del 2018 ci sarebbero stati 9918 morti. (invece di 434)
Ovvero i vaccini hanno evitato in tre anni circa 25.000 morti (25mila!!).