Capisco che sia poco signorile accanirsi su Salvini in questi frangenti post Przemysl, ma è anche vero che la signorilità spesa per Salvini è come offrire champagne millesimato a un tifoso ubriaco di birra dell’Arsenal o dell’Ajax, inoltre le sue vicende sono interessanti ben oltre il suo specifico miserio (femminile abolito per rispetto).
Il tema è quando la fedeltà beota al manifesto ideologico sommata alla deficienza di autonomia critica porta al disastro etico e culturale, e, alla fine, anche a quello politico proprio o altrui.
Il percorso politico di Salvini è una sequenza di clamorosi errori coronati da incredibili successi. Difficile ascrivere i successi alla sua abilità, una lettura più corretta dovrebbe implicare il basso profilo critico e l’incazzatura dei suoi elettori e le gravi colpe dei partiti concorrenti.
Sopravvivere e anzi crescere per fattori dopo cantonate come No Euro, No Europa, Papeete, Trump e Putin non è un caso, né abilità politica, né fortuna: è il monumento al disastro politico/culturale conseguente a 50 anni di consociazione DC/PCI. Di suo Salvini ci ha messo la perfetta identificazione con tutti gli aspetti e le caratteristiche deteriori dell’elettore qualunque italiano: ignoranza, arroganza, presunzione, volgarità, cinismo egoista, furbizia ciabattona.
Milioni di voti senza collare che aspettavano solo un interprete omologo e Salvini, demagogo e populista, reazionario, parafascio, sistematico bugiardo, millantatore, sponsor di Morisi e della Bestia se li è trovati già pronti e confezionati. Bastava salire sul tram, dire le cose che i poveretti volevano sentirsi dire. Così ha fatto e la Lega Padana è diventata la Lega per Salvini ed è passata in pochi mesi dal 6% al 30%.
Cosa faceva nello stesso tempo il PD? I compagni giocavano a chi è più intelligente, organizzati per bande, impegnati nel tiro al segretario. Dopo il 40% preso da Matteo Renzi si sono autorottamati passando al 14%, costruendo con i loro transfughi la fortuna politica di Salvini nonostante NO Euro, No Europa, No Fornero, Papeete, Io Voto Trump, Putin è un genio, Savoini al Metropol …Morisi, Karola Rakete e quant’altro.
Chi gli ha dato il giusto prezzo dicendogli “Non sei degno di rispetto”?
Il sindaco di Przemysl in Polonia Wojciech Bakun.
Lorenzo Matteoli
Wojciech Consegna a Salvini la maglia con la faccia di Putin, Salvini interpreta la faccia di quello che mangia il noto piatto di …subito dopo Wojciech gli dice “Non sei degno di rispetto“…per facilitargli la masticazione…
