Giuseppe Conte chiede al governo di cassare impegni internazionali assunti (fra l’altro da lui stesso quando era premier). Impegni in questo momento più che mai significativi della posizione Europea nel supporto all’Ukraina aggredita e vergognosamente favorevoli all’aggressore massacratore Putin.
Questo per acquisire il favore di una minoranza estremista e filorussa del suo partito e nel tentativo sciocco di ricostruire una decenza politica distrutta da mesi di futilità e vanesia insulsaggine. Se mai esistita.
Si dichiara pacifista perché vuole condannare l’Ukraina alla sanguinaria dittatura della peggiore patologica foia vetero-stalinista.
La richiesta mette in difficoltà il governo sul piano nazionale e internazionale e si configura come aperta aggressione alla linea Europeista e Atlantica di Mario Draghi, alla quale aveva aderito entrando al governo.
Un atteggiamento politicamente inqualificabile e sciocco, più che irresponsabile.
Questo è Giuseppe Conte votato online da 64 mila grillini e “pretermesso” da 70 mila.
Chiede strillando il “rispetto” degli altri partiti, dimostrando di non capire una regola fondamentale non solo della politica, ma della elementare decenza: il “rispetto” non si chiede, si merita.
Giuseppe Conte, vuoto, incapace, arrogante, sciocco e presuntuoso è l’emblema del partito che crede di presiedere, ovvero la peggiore maledizione che poteva capitare al Paese: la stupidità al potere.
Insieme a Salvini, l’altro emblema di arroganza vuota leghista-putinista, Conte è per l’Italia un rischio letale.
Lorenzo Matteoli
Hai sempre ragione e lo dici benissimo
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