
Si è votato in 971 Municipi su 7904 municipi italiani, con il 54,7 % di affluenza alle urne.
Un sondaggio di opinione sul 12,3% del totale dei comuni italiani. Tenendo conto dell’affluenza alle urne in pratica si tratta il parere del 6% circa del totale degli elettori italiani. Da un punto di vista statistico un campione molto rispettabile di circa 2.4 milioni di soggetti. Quello che questi numeri dicono sul futuro probabile di 5 Stelle e Lega è chiaro: oggi non esistono più ed è probabile che anche nelle future elezioni non esisteranno più.
Ovvero i due contenitori politici che rappresentano la attuale maggioranza nel governo di Mario Draghi oggi non esistono più ed è probabile che questa sia una condizione che connoterà anche il futuro: nella forma attuale 5Stelle e Lega non ci saranno più.
Salvini e Conte sono il classico esempio di cadaveri politici che camminano, minacciano, ricattano, pongono condizioni, votano in Parlamento, ma non rappresentano più nessuno.
Una situazione surreale: i due personaggi, per conto loro grotteschi per spessore etico e culturale, alla luce dell’attuale vuoto rappresentativo sono veramente assurdi. La serietà farlocca e la prosopopea vuota da avvocatunzo di Conte che spiega la sua scontata e totale scomparsa dai risultati del voto con argomentazioni ridicole, e i macrofalsi da bullo millantatore di borgata con i quali Salvini spiega la banalità che i suoi elettori si sono finalmente accorti della sua balordaggine sono uno spettacolo entusiasmante per noi che da anni “avevamo capito tutto”.
Strano che nel diluvio di commenti dopo la penosa commedia del 21 di Giugno nessun analista abbia notato la strampalata situazione di due soggetti che non contano più nulla e che continuano a far finta che non sia successo nulla e analizzano i loro risultati zero virgola via zero virgola come se fossero di un altro partito. Qualcuno li dovrebbe avvertire…
Ammirevole il signorile tratto di Mario Draghi che con grande garbo …li ignora….sicut non essent.
Il problema da analizzare invece sarebbe quello di sapere dove andranno a finire i voti “liberati” dalla storica decisione degli ex elettori di Salvini e di Conte di non votarli più.
Quanti andranno al PD, quanti a Calenda, quanti a Bonino, quanti a Meloni, quanti a Renzi, quanti resteranno a Di Maio se riuscirà a organizzare un contenitore dove metterli.
Si tratta di un numero di voti in grado di cambiare le sorti del Paese, non un problemino da poco. Sicuramente sono in corso sondaggi e analisi.
Per ora io mi limito a celebrare lo scampato pericolo:
Salvini e Conte al governo ci avrebbero portato in un mondo spaventoso: fuori dall’Europa, fuori dall’Euro, fuori dalla NATO…nelle braccia del neo-stalinismo isterico di Putin e dei suoi generali macellai.
Al termine di un brutale processo di “Rusky Mir” l’Italia in pochi mesi è profondamente diversa.
Molti di noi in galera, molti “desaparecidos”, molti torturati e quindi eliminati in grandi fosse comuni. Parlarne è severamente vietato. Ricche borse di studio ai figli che denunciano padri e madri (e nonni). Nelle scuole italiane non si insegna più nessuna lingua che non sia il russo. Putin e il suo “cerchio magico” si appropriano dell’Isola di Capri dove la Soprintendenza al Patrimonio Artistico di Napoli (dove operano solo funzionari russi) approva la ricostruzione in stile putin-barocco del Palazzo di Tiberio. Budget 9 miliardi di Italruski dollars. Espropriate tutte le altre proprietà che vengono ridistribuite con criterio gerarchico, come premio di fedeltà, ai membri del “cerchio magico”. La stampa italiana commenta favorevolmente il “ritorno dell’isola alla sua destinazione imperiale originaria”.
Marco Travaglio ministro dell’Ortodossia Culturale, Rocco Casalino ministro degli Affari Interni, Vito Rosario Petrocelli Ministro Affari Esteri, Barbara Lezzi Ministro dell’Ambiente.
Prospettiva futura: 40 anni.
lorenzo matteoli