
È oramai un luogo comune sostenere che il problema non è Salvini e non è Conte ma sono i milioni di italiani che li votano.
Ignorare questa realtà o dismetterla con battute riduttive e al limite offensive nei confronti dei milioni di elettori “lega” e 5Stelle” non è utile per risolvere il problema, e mi devo scusare perché riconosco di averlo fatto e non poche volte: irritato dalla superficialità, dalla leggerezza, dall’incoerenza, dalla demagogia, dalla incompetenza e dal puerilismo ignorante ho qualificato 5stelle e leghisti senza distinzioni, con una generalizzazione elitista e spocchiosa con prosa e accenti offensivi.
Mi devo scusare con i milioni di elettori Lega e 5 Stelle, ma non con i loro leader, che hanno competenze e conoscenza e sono quindi sicuramente responsabili della strumentalizzazione, della demagogia, della voluta ignoranza che caratterizza l’azione politica delle due formazioni che loro guidano e, teoricamente (politicamente) controllano .
Mi scuso quindi e cerco di rimediare…perseverare …diabolicum.
Mi sono chiesto, in un post recente, motivi, declinazione storica, ragioni della dequalificazione critica dell’elettorato italiano che è passato dalla massiccia adesione quasi emisecolare al duopolio DC/PCI all’altrettanto massiccia adesione al duopolio Lega e 5Stelle.
Una domanda in apparenza ingenua e banale, ma che può portare lontano.
Il pensiero immediato va alla scuola, ai media, stampa e TV. Ma è difficile distinguere in quella fiumana di informazioni cosa è causa e cosa conseguenza del degrado culturale che è la generale caratteristica della dequalificazione dell’opinione pubblica in Italia. E in particolare della dequalificazione della comprensione politica da parte della massa elettorale.
È difficile distinguere, perché stampa e media sono sempre sia causa che conseguenza della cultura dominante, divulgando mode e comportamenti di “modelli” sociali popolari o di successo innescano imitazione e “seguito” per gli aspetti formali e per l’ideologia e il pensiero che li supporta. Cinema, calcio, canzoni, attori, calciatori, cantanti sono i luoghi del successo e della popolarità. Le cose non sono mai così semplici. Come e dove avviene la successiva o contemporanea fase di “dequalificazione” del messaggio? Come si passa dal tifo per Totti, al razzismo nei confronti dei migranti? Dall’ammirazione per Jovanotti alla frustrazione/rigetto economico e sociale? Dal rock and roll al teppismo? Dai jeans tagliuzzati ai black blocks?
Come si passa dal modello sociale corrente (studio, lavoro, famiglia,) al modello sociale marginale (ignoranza, incazzatura, populismo)? Dal progetto organico e funzionale, nei tempi e nei metodi, alla proposta demagogica arrogante? Dall’analisi e interpretazione competente e coerente dei problemi, alla semplificazione puerile e demagogica?
Dalla evoluzione socialdemocratica alla rivoluzione terrorista?
Da Voltaire a Robespierre e alla ghigliottina? Da Stalin a Mao e a Pol Pot?
C’è qualcosa nella natura dell’uomo che innesca processi di degrado orrendi che vanno dalla carità cristiana ai roghi dell’Inquisizione cattolica, dalla democrazia alla dittatura nelle sue forme più estreme polizia, tortura, siberia, lager. Dal nazional socialismo ai campi di sterminio della “soluzione finale” hitleriana.
Si parte sempre dal buono e dall’onesto e si arriva sempre all’orrore.
Senza una logica necessaria, senza un motivo preciso, senza una “ratio”, di conseguenza in conseguenza.
Questa conclusione negativa e nera deve essere un maggiore impegno per chi vuol cambiare il mondo: c’è molto da fare e non è una rivoluzione. Bad things happen when good men do nothing!
Lorenzo Matteoli
Just from consequence to next
consequence.

Washington DC January 6th 2022
It is now commonplace to say that the problem is not Mr.Trump, Mr. Salvini or Mr. Conte but it is the millions of Americans and Italians who vote for them.
Ignoring this reality or dismissing it with offensive comments on the millions of Republican, “league” and 5-Stelle voters is not an answer. Irritated by the superficiality, vanity, inconsistency, demagoguery, incompetence and their ignorant childish behaviour, I have insulted them.
I must apologize to the millions of US Republican, Lega and 5-Stelle voters, but not to their leaders, who have skills, information and knowledge and are therefore responsible for the deliberate ignorance that is typical of the political action of their parties.
In a recent post I asked myself what could explain the critical decay of the Italian voters who have shifted from the massive, almost half-century long, support to the DC / PCI duo-poly to the recent equally massive adhesion to the Lega and 5-Stelle duo-poly …. an apparently naive question.
Immediate thought goes to schools, the media, press and TV. But it is difficult to distinguish in that vast flood of information what is the cause and what is the consequence of the cultural failure and of the degeneration of political understanding by the voters.
It is difficult to distinguish, because the media is always both the cause and the consequence of the dominant culture. Spreading fashions and behaviors of popular or successful social “models” they trigger imitation and “following” of the formal patterns and of the ideology that supports them. Cinema, football, songs, singers, actors and football stars are the emblems of success and popularity. But how does the “disqualification” stage happen? How do you go from cheering for Totti (Italian soccer star) to racism against migrants? From admiration for Jovanotti (Italian pop star) to economic and social frustration? From rock and roll to hooliganism? From shredded jeans to black blocks?
How do you go from the solid current social model (study, work, family,) to the extreme social model (ignorance, anger, populism)? From the functional social project to the demagogic proposal? From competent analysis of problems to foolish simplification? From the social democratic evolution to the terrorist revolution? From Voltaire to Robespierre and to the guillotine? From Stalin to Mao and Pol Pot?
There is something in the nature of man that triggers horrific processes, from Christian charity to the stakes of the Inquisition, from democracy to totalitarianism and its tools: jail, torture, concentration camps. From national-socialism to the death camps of Hitler’s “final solution”. From peace to war.
It always starts as good and honest and always ends with horror.
No logic, no reason, no sense, just from consequence to next consequence.
This negative and dark conclusion is a call for a tough commitment for those who want to change the world: there is a lot to do and it is not a revolution.
Bad things happen when good men do nothing.
Lorenzo Matteoli