
Saluto per sempre un amico, forte e sincero. Ricordo le battaglie insieme nel Consiglio Comunale degli anni 80. Lo Stadio delle Alpi, grande opera pubblica, senza tangenti, costruita nei tempi, nel budget, senza denaro dei torinesi, un capolavoro di ingegneria amministrativa, grazie ad Andrea. Il concorso per la Pubblicità al vecchio Comunale: una “prima” assoluta dell’Amministrazione torinese e la battaglia personale tutta di Andrea contro la “seconda industria di Torino” che, nessuno lo sa, ma è quella dei pasti preconfezionati per le scuole: in allora un cartello miliardario potentissimo con radicazione mafiosa, eredità dei precedenti amministratori della Città. Andrea, con grande coraggio e fermezza, riuscì a rompere il privilegio consolidato imponendo la gara. L’azione amministrativa di Andrea ha significato decine di miliardi di risparmi per i contribuenti torinesi.
Elegante, con un garbato senso dell’umorismo, portava a Torino la cultura raffinata dell’Italia del Sud e la vena retorica dei penalisti un po’ teatrali di una volta, che i torinesi non capivano. Sapeva trovare il compromesso, e sapeva riconoscere la linea della fermezza.
Juventino feroce, amava Torino non sempre ricambiato, la chiamava, con una vena di amarezza, “una Città a sovranità limitata”.
Ti accoglieva sempre con uno splendido, luminoso sorriso: così lo ricordo.
Lorenzo Matteoli