PER IL VOTO DEL 25 SETTEMBRE

Salvini e Putin dagli amici mi guardi Iddio…

Putin ha bisogno di promuovere la sua funesta immagine di sanguinario despota, assassino di giornalisti e oppositori, aggressore di stati indipendenti, avvelenatore di avversari politici.

Deve a tutti i costi bloccare la fornitura di armi dall’Europa e dall’Occidente all’Ukraina per stroncare la resistenza di Zelensky e chiudere la disgraziata guerra stupidamente iniziata.

Per Putin il ruolo assunto da Draghi in Europa, con la sua autorevolezza e competenza è  nefasto. 
Per Putin Draghi va eliminato.

In Italia Draghi stava cambiando la cultura politica generale: la ciabattoneria demagogica di Salvini, l’unica che Salvini è in grado di esprimere,  sbavare sul rosario e sputacchiamento di crocifissi per incantare i catto-bigotti, con Draghi era alla canna del gas. Game over.

Per Salvini, Draghi va eliminato.

Salvini nella sua visione  politica grossolana si è invaghito di Putin ha rilasciato grottesche dichiarazioni di ammirazione, gli ha fatto offerte di supporto politico in Europa. (via Savoini al Metropol). 

La sinergia tra Putin e Salvini non ha bisogno di accordi o trattati: è nelle cose.

Berlusconi è amico di merende e di pompini di Putin, si scambiano lettoni scoperecci, superpilu Ruskimir, ma anche ricchi contratti di petrolio, che i ragionieri di Mediaset sanno come far girare alla grande nel mondo della finanza globale (mentre i pirla ciaparat di Salvini/Savoini non sanno nemmeno da dove si comincia). Per Berlusconi Draghi è un enorme macigno sul suo sogno puerile di “Presidente della Repubblica”.

Per Berlusconi, Draghi va eliminato.

La sinergia tra Putin e Berlusconi non ha bisogno di accordi o trattati: è nelle cose.

L’opportunità offerta dall’”incapace senza visione politica” Conte di far saltare il governo Draghi è stata colta senza un secondo di riflessione da Salvini e Berlusconi.

Non c’è nessun complotto, nessun accordo segreto, nessuna trama oscura.  Per una serie di circostanze contingenti e non casuali, Berlusconi, Salvini e Putin vogliono la stessa cosa: far saltare Draghi.

Il cretino di turno offre l’occasione congiunturale e Draghi salta.

Con Draghi salta l’opportunità di un radicale cambiamento della cultura politica italiana, salta la posizione dell’Italia in Europa, salta la credibilità italiana per la tutela dei 2500 miliardi di Euro di debito pubblico, salta un’amministrazione solida e competente, salta la gestione della pandemia efficace, salta la posizione dell’Italia nel contesto delle democrazie occidentali, salta l’affidabilità del trading italiano sui mercati mondiali.

Tutto questo ce lo giochiamo il 25 settembre con il PD che compromette la sua linea di evoluzione socialdemocratica per agguantare quattro voti di novax , quattro voti di no termovalorizzatore a Roma, quattro voti di velleitaria sinistra estrema.

Il campo largo di Letta è diventato uno sgangherato contenitore di opposti inconciliabili (Fratoianni e Cottarelli???) che i sinceri progressisti faranno molta fatica a votare.

Restano Calenda e Renzi, Bibì e Bibò del Terzo Polo pragmatico progressista, antipatici ma competenti, niente demagogia, niente promesse impossibili, niente bava sui rosari, niente  “pieni poteri” Papeete, niente magliette di Putin… Responsabilità e competenza.

L’unica ipotesi che ci può salvare dalla limacciosa palude Salvini, Berlusconi, Putin, Meloni/Pound, Orban, no Euro, Borghi minibot, Bagnai Italexit, Lega 49 milioni…

Corollario
Il problema non è tanto l’attuale subalternità/connivenza di Salvini e di Berlusconi a Putin e di Giorgia Meloni a Orban è che, se fossero eletti, questa subalternità antropologica e culturale diventerebbe la condizione della loro azione politica con conseguenze disastrose per l’Italia: Italexi, Eurexit, Natoexit. Indipendentemente da quello che dicono ora.

Lorenzo Matteoli

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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2 risposte a PER IL VOTO DEL 25 SETTEMBRE

  1. Marco ha detto:

    Buon giorno dott. Matteoli.
    Premetto che concordo in pieno su quanto Lei scrive.
    Solo ho alcune perplessità riguardo la convivenza di due leader come Calenda (che mi stuzzica citando Don Sturzo), e Renzi (che ha militato nella DC giovanile), all’interno di una coalizione o, addirittura, di un’unica figura politica.
    Ai tempi della DC (di cui io sinceramente sono orfano) questo era possibile, La Balena Bianca era talmente “capiente” che poteva permettersi, negli anni 60/70 di avere nel suo ventre persone come Moro, Fanfani, Andreotti (sic), Zaccagnini….Ma prendeva oltre il 40/45 % dell’elettorato e, come Lei ricorderà senz’altro, nel suo interno c’erano più correnti che rondini nel cielo…
    Comunque il loro programma politico è l’unica vera opportunità che abbiamo per contrastare un futuro mal governo.
    Aggiungo solo che Renzi è, forse, l’unico vero politico in tutto questo scenario. Lo fa (il politico) da quando era ragazzino militando nelle file della DC giovanile e che Calenda ha dimostrato quello che sa e vorrebbe fare durante il governo Renzi. E quello che voleva fare a me era piaciuto…
    Ultimissima cosa: sono gli unici che parlano senza mezzi termini del fatto che se non ci spicciamo a portare a termine i progetti di sviluppo che sono sulla carta perdiamo i contributi riguardanti il PSRR e che per realizzare questo vorrebbero riportare Draghi al suo posto…
    Le auguro buona giornata

    Marco Aondio

    • matteolilorenzo ha detto:

      Grazie per l’interessante contributo Marco! Non so quanti si rendano conto in Italia che il 25 settembre la posta in gioco è storicamente drammatica. Allo stato tutte le previsioni dei sondaggi non sono affidabili. Ho letto il Pezzo di Plutino su Huffington Post: la legge elettorale è complicata e insidiosa Plutino ritiene che ogni previsione possa essere travolta dai risultati.
      Io non so valutare ma sono d’accordo solo sul fatto che la vittoria a mani salve di Giorgia Meloni e dei suoi due balordi alleati non è affatto scontata, Il PD è un altro mistero dopo la minestra combinata da Letta con Fratoianni e Bonelli. Calenda e Renzi sono l’unico voto possibile, ma per un elettorato che vota Salvini sono difficili da vendere. Non riusciremo mai a capire come abbia fatto l’Italia a generare prima i 5Stelle, poi Salvini. Chi ha dormito al volante? Salvini è quanto di peggio sia mai capitato all’Italia un criminale , bugiardo,borioso e ignorante, volgare, ….come fanno gli Italiani a non rendersene conto? E con quali strumenti lo si può contrastare?
      Io cerco di scrivere pezzi che illustrino la situazione in termini comprensibili ma non sono sicuro di riuscirci. Auguri a noi, Lorenzo

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