NO AL POLIZIOTTO AMICO DEL CRIMINALE DI GUERRA PUTIN

IL POLIZIOTTO AMICO DEL CRIMINALE DI GUERRA

L’Italia ha già subito la vergogna dell’alleanza con Hitler.
Si accumulano all’Aia (ICC International Criminal Court) i documenti che incriminano Vladimir Putin e i suoi generali: aggressione ingiustificata di un paese indipendente, massacro sistematico di civili per finalità terroristiche, tortura di prigionieri, bombardamento di ospedali, bombardamento di scuole, bombardamento di asili.

Come è sempre successo, prima o poi Putin sarà portato all’Aia e processato. I suoi generali, la sua guardia del corpo prima o poi lo tradiranno e finirà la sua vita criminale in galera.

Il problema dell’Italia è Salvini: il segretario di uno dei più importanti partiti che rischia di vincere le prossime elezioni e di andare al governo.

Non è bello, per un paese civile e democratico avere un ministro amico e succube di un criminale di guerra, capo di un esercito che per suo ordine, massacra civili, tortura i prigionieri, stupra donne e bambine, bombarda scuole, ospedali e asili.

Salvini, promuove, supporta, aiuta Putin e, a tutti gli effetti, condivide moralmente le sue responsabilità di criminale di guerra.

Chi vota la Lega di Salvini lo deve sapere, Meloni e Berlusconi lo devono sapere.

Lorenzo Matteoli

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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