LA BOCCA A CULO DI GALLINA

La bocca a culo di gallina

La catastrofe elettorale di Salvini è senza precedenti:  perdere la metà dei suoi elettori è un record storico. Nelle ultime elezioni (erano il 17% e ora sono l’8,8%).

Per qualche punto percentuale in meno i segretari dei partiti si dimettono senza discutere. Non Salvini che considera il disastro con grande disinvoltura: il suo commento?  Siamo un terzo di FdI. E allora? Penoso: La boccuccia a culo di gallina.

Ma da lui e dalla sua cultura non ci si poteva aspettare altro: è un esperto nel negare la più smaccata realtà. Ricordate: Savoini? Mai conosciuto. I 49 milioni? Mai visti. Morisi? Mi occupo di cose serie. Il Metropol? Mai preso un rublo.

Quello che invece lascia di sale è il silenzio di tutti gli altri dirigenti e capibastone della Lega per Salvini Premier. L’unico che ha detto chiaramente che ci vuole un nuovo segretario è stato Maroni, ma dal resto del partito: silenzio assoluto.

Ascoltano tutti allineati e compatti mentre lui elenca le assemblee e i consigli che si dovranno fare prima di un “Congresso nazionale”: quartieri, città, provincie, regioni x tempo, x tempo, x tempo, intanto la Lega con Salvini al Governo dimostrerà come si riconquistano i milioni voti regalati a FdI. Dice.

Nessuno si azzarda a fargli presente la banale realtà:

“Caro Capitano tu sei il segretario, tu hai imposto la “linea” tu hai scritto i programmi, tu hai fatto le proposte, flat tax (per i tuoi amici ricchi), scostamento di bilancio, via le sanzioni a Putin, basta con gli stronzi burocrati di Bruxelles, tu hai mandato a casa Draghi per avere le elezioni subito, tu hai fatto le liste piene di tuoi compari, tu hai fatto la campagna elettorale praticamente da solo. Tu e solo tu sei responsabile della catastrofe, i milioni di elettori che se ne sono andati sono un messaggio preciso solo per te e vuol dire una sola cosa chiarissima: vattene.”

I militanti e i dirigenti della Lega sono  veterani di battaglie epocali, non sono verginelle violette di campo, sono nerboruti, muscolosi panzer della politica politicata. All’occorrenza sanno anche menare.

Ma stanno tutti zitti.

Gnun ca banfa.

È legittimo chiedersi come mai?
Hanno paura del Capitano?
Il Capitano sa qualcosa che li fa tacere?
Quale poderosa colla sigilla le labbra e quale corda strozza le gole?
Quali terribili segreti incatenano e rendono schiavi i liberi leghisti?
Basta la patetica boccuccia a culo di gallina a fare tremare i panzer della dialettica padana?
O saranno ancora i 49 milioni di euro e la loro ricca rendita che tiene tutti muti e ingessati?

Intanto Giorgia lavora e fra poco Salvini si renderà conto di essere solo con le sue panzane e la boccuccia a culo di gallina.
Nella politica italiana puoi fare tutte le cazzate che vuoi, una sola cosa non si perdona: perdere voti.

Lorenzo Matteoli

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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