UN PARTITO DI SCHIAVI.

Un partito di schiavi

LA LEGA PER SALVINI

Molti amici criticano la mia ossessiva insistenza nella polemica contro Salvini: dicono Salvini è finito, non conta più nulla…sprechi il tuo tempo a bastonare un somaro morto.

Purtroppo non è così, come dimostra e documenta l’inerzia, per non dire la complicità, con la quale tutti gli importanti personaggi della Lega (meno Maroni), vari comitati e consigli federali e i media asserviti, non solo evitano qualunque critica sulla catastrofe elettorale della quale il segretario è unico responsabile, ma insistono nel proporre il suo nome per importanti incarichi nel futuro governo (vicepremier? Ministero degli Affari Interni?). 
Ho elencato in un mio precedente post gli errori di Salvini, ma ne sono pieni i giornali italiani La Stampa, La Repubblica, il Corriere della Sera. Dal Papeete in poi ne ha infilati in serie: l’appoggio a Trump, le dichiarazioni di servile ammirazione per Putin, il viaggio in Russia pagato dai Russi e poi disdetto, l’umiliazione mondiale da parte del sindaco Polacco, il protocollo Lega/Russia Unita, il pasticcio al Metropol con Savoini, il boicottaggio a Draghi, la complicità con i 5Stelle per far cadere Draghi, le dichiarazioni anti-euro e anti-Europa, le battute offensive e stupide su Mattarella, la volgarità della Bestia di Morisi…

Salvini ha dimostrato nella lunga collana di errori di essere soggetto politicamente inaffidabile e obbiettivamente pericoloso: questo è il vero tormento di Giorgia Meloni che in un Governo di ministri  di alta qualificazione professionale e politica proprio non ce lo vuole.

A questo punto è vero che il problema non è più Salvini, è la sua deficienza etico-politica, i suoi errori da presunzione e arroganza, i suoi errori come Ministro degli Interni, il tutto culminato nella catastrofe elettorale del 25 settembre con la Lega dimezzata: il problema è la complicità della Lega e dei suoi dirigenti e leader. 
Le ragioni di quella complicità.

Per quale motivo tacciono, fanno finta di nulla, ignorano l’elefante che oramai sconquassa non solo il corridoio, ma tutto l’edificio della Lega? Quale patto infernale tappa la bocca di Giorgetti, Fedriga, Zaia e delle centinaia di dirigenti di seconda linea della Lega? Cosa sà Salvini che promette di non rivelare in cambio della complicità del partito e di tutti i suoi dirigenti? Quale vergognosa colpa li rende schiavi di Salvini? 
Serve alla democrazia un partito di schiavi?
Tutti, meno Maroni che chiede il conto.

Lorenzo Matteoli

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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