
Nonostante il presidente debole, l’infelice situazione dell’economia americana, e alcuni grossi errori dell’Amministrazione Biden (da non dimenticare l’abbandono tragico di Kabul) le elezioni di midterm in America hanno visto la resistenza del partito democratico e la sconfitta di Trump: tutti i suoi candidati sono stati “mandati a casa”. Il partito repubblicano USA ha ricevuto dai suoi elettori un messaggio preciso: basta bugie, basta arroganza, basta cripto-sovversione. La maggioranza nelle due camere del Parlamento USA è democratica e assicura la continuità. Particolarmente importante nel quadro mondiale per il sostegno all’Ukraina, dove la pace giusta può risultare solo da una situazione militare forte dell’Ukraina sul terreno. Sia chiaro: il pacifismo melenso filoputiniano è orribile.
Ancora una volta le previsioni “conformi” sono state smentite.
The future is not any more what it used to be.
Il risultato del midterm USA è interessante a scala mondiale perché interviene su una situazione pericolosamente ambigua negli equilibri planetari, ma è particolarmente importante per l’Italia dove abbiamo un problemino serio per il trum-pettino locale.
Anche da noi arroganza, bugie, furbi colpetti di mano e relativa debolezza del primo ministro sballottato dalla sistematica invasione di campo dell’arrogante e bugiardo trum-pettino (ed errori: seria la sbandata con Macron, seria la buffonata della delibera sui “rave parties”, surreale l’appoggio ai “no-vax”).
Ma si leggono i primi segnali di disgregazione della coalizione al governo: il luccichio di lunghi coltelli nelle riunioni private, i comunicati stonati, le divergenze mascherate, i silenzi grevi della parte “seria” della Lega inspiegabilmente incapace di liberarsi della devastante palla al piede papeetara.
Se il governo annaspa, l’opposizione è squacchera: il PD non riesce a elaborare una autorevole linea di sinistra progressista, agonizza cercando lo squallore ideologico/culturale di Conte, abbagliato solo dai voti di un popolo grillino ancora in mezzo al guado del puerilismo demagogico. La sinistra estrema resta prigioniera dell’antica malattia massimalista del PCI, orfana peraltro della forza dello zoccolo duro operaio che oggi vota a destra…tanto per…
La “liquidità” del tutto lascia sperare in importanti nuove, credibili proposte: il vasto centro progressista italiano aspetta un interprete. Come oramai da anni.
Ovvero: dov’è Godot?
Lorenzo Matteoli