LA RESA DEI CONTI

“Il governo francese definisce Giorgia Meloni la “grande perdente” del braccio di ferro avviato da Roma sulle navi delle Ong e la mette in mora, chiedendole di scegliere senza ambiguità tra la linea della moderazione e del dialogo coltivata in questi giorni dal ministro degli Affari europei Fitto e quella del vicepremier Matteo Salvini, tornato ieri a usare parole incendiarie che annunciano un ulteriore giro di vite sulle operazioni di salvataggio delle organizzazioni umanitarie.”

Capita nel governo delle cose di dover scegliere.

Giorgia Meloni non può continuare a fare dichiarazioni “salviniane”  quando si rivolge ai suoi elettori e “atlantico/europee” quando parla alla audience internazionale.

L’Italia non può essere governata da un governo cerchiobottista, ambiguo e bivalente, sovranista con Orban ed Atlantico/Europeo con von der Leyen, perché facciamo la figura dei peracottari.

L’unico patrimonio di un politico è la “credibilità”: Giorgia Meloni continua a citare furbescamente il numero di 90 mila sbarchi in Italia e ad ignorare la realtà delle effettive 40 mila richieste di asilo. Ovvero dei 90 mila 50 mila se ne vanno e non restano a carico nostro.

L’Italia è il quarto paese europeo per numero di migranti accolti: la metà dei migranti accolti in Francia e un terzo scarso dei migranti accolti in Germania. Non siamo vittime dell’invasione: secondo Confindustria e Coldiretti non abbiamo un numero sufficiente di immigrati per riscontrare la domanda di lavoratori dell’industria e dell’agricoltura e per compensare la curva demografica negativa.

Questa è la realtà che viene negata dalle stupide bugie dei demagoghi sostenitori della linea dura e del “blocco navale”.

Sarà interessante vedere cosa risponde il premier Giorgia Meloni alla richiesta del Governo Francese. (dieci giorni dopo: non ha risposto)

Temo che saranno ancora perecotte e cioccolata e veramente vorrei essere smentito dai fatti.

Lorenzo Matteoli

Promemoria per Giorgia: prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria (copyright Bettino Craxi)

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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