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Non voto perché tanto non cambia nulla: non votando promuovi il cambiamento peggiore
Analisi del voto: quale voto?
L’analisi del voto conviene farla fra qualche settimana, ma qualunque risultato andrà moltiplicato per 0,4 (il 40% quota percentuale dei votanti rispetto agli aventi diritto al voto).
Il risultato della moltiplicazione ci informerà che la coalizione che ha vinto rappresenta circa il 13-14% degli aventi diritto al voto[1].
Se c’è da dubitare di una democrazia espressa da maggioranze del 60-70% degli aventi diritto al voto, una democrazia governata da maggioranze espresse dal 15% scarso rispetto al numero degli aventi diritto al voto è sotto il limite del ragionevolmente accettabile.
Chi non vota condanna il Paese a governi di fatto illegittimi.
Ammesso che siano legittimi regimi eletti dall’80-90% degli aventi diritto al voto manipolati dai media e dall’informazione avvelenata.
Impugnare il diritto di voto universale è causa pateticamente perdente. Il coraggio per affrontare questo problema “in avanti” non è nemmeno un’ipotesi nell’attuale cultura politica.
La crisi esistenziale del Partito Democratico (anticamente PCI)
Come sia impossibile per un partito con tradizione storica emi-secolare, sia di governo che di opposizione, (Il PD), individuare una linea programmatica moderna e progressista che possa interessare e convincere il 40% dell’opinione pubblica è una domanda che non trova risposta nelle migliaia di scritti, dichiarazioni, posizioni, manifesti dei suoi dirigenti dove intelligentissime analisi si incrociano con analisi ancora più acute e intelligenti, e tutte inutili.
Aspetteremo ancora, precongressi, congressi, manifesti, dichiarazioni e appelli.
L’unico aspetto positivo di questa tornata elettorale regionale è l’ulteriore passo verso l’estinzione dei 5Stelle oramai ovviamente irrilevante politicamente per tutti meno che per il suo risciacquato presidente.
Per dare un’idea della confusione che regna nel PD: molti in quel partito ritengono che allearsi con i 5Stelle sia una mossa vincente.
Affogare aggrappandosi a un salvagente di piombo.
Lorenzo Matteoli
[1] Trascurando il dettaglio imbarazzante e pericoloso che due leader dei trec partiti della coalizione sono amici personali e ammiratori di Putin del quale rappresentano volontà e opinione in aperto e vergognoso contrasto con la linea dichiarata e confermata del Primo Ministro e del Governo