L’Analisi Costi Benefici sulla TAV

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I nuovi 40 mila di Torino: siTAV in piazza Castello

 

Sono curioso di vedere  il prodotto della commissione del prof. Ponti sull’analisi costi benefici per la TAV, un’opera  di infrastruttura che durerà forse un secolo in condizioni Italiane, Europee e mondiali impossibili da modellare anche nel modo più vago. Come si possano ipotizzare le condizioni geopolitiche che condizioneranno l’economia della mobilità in Europa fra 60, 70, 80 anni per me è veramente un mistero.

È interessante fare un esercizio molto semplice: chiedersi se sarebbero state costruite alcune grandi opere se fosse stata fatta una analisi costi benefici al tempo della loro concezione/decisione.

L’Autostrada del Sole (1956-1964), il Traforo Ferroviario del Frejus (1857-1871), Tunnel stradale del Frejus (1974-1980), Ponte Golden Gate a San Francisco (1933-1937), Stazione Ferroviaria di Porta Nuova a Torino (1861-1864)…nessuna di queste opere sarebbe stata costruita perché le condizioni per il loro successo economico vennero realizzate proprio e solo con la loro costruzione.

Banale regola che vale per tutte le grandi opere di infrastruttura che una volta realizzate modificano radicalmente le condizioni geografiche del contesto nel quale sono inserite e che  con loro costruzione innescheranno, in quel contesto, le condizioni di probabile vantaggio economico e quindi del loro ritorno socioeconomico.

L’analisi costi benefici serve per valutare investimenti di relativo breve termine  (10-15 anni) in un contesto geografico economico già solidamente insediato integrando il quale l’opera realizzerà profitti modellabili e configurabili con relativa certezza. Per grandi opere di infrastruttura l’analisi costi benefici è impossibile e si presta  sempre a strumentalizzazioni ai limiti della truffa ideologica.

La ridicola fiducia dei nostri bamboli governativi nella “verità” dell’analisi costi benefici è patetica e la credulità dei loro fedeli seguaci è paragonabile a quella degli adoratori di madonnine lacrimanti e del sangue liquefatto di San Gennaro.

Il professor Ponti prepari pure la sua analisi C&B: basteranno 5 minuti per smontarne le premesse e le conclusioni e andrà bene se riuscirà a salvarsi dall’accusa di manipolazione, perché è sicuro che le sue ipotesi preliminari saranno ariose.

Invece l’affermazione che il trasporto su ferro ad alta velocità in Europa servirà all’80%-90% la domanda di mobilità sulle distanze fra 600 e 800 km è già solidamente documentata dai fatti. Fine della discussione.

(lorenzo matteoli)