L’ASSASSINIO DI GIACOMO MATTEOTTI

GIACOMO MATTEOTTI

La censura del monologo di Scurati alla RAI per il 25 Aprile è una svolta significativa della equivoca ambiguità meloniana: il regime si è tolto i guanti di velluto e ha dato la sua unghiuta zampata: del brutale assassinio di Giacomo Matteotti (10 Giugno, 1924) e delle responsabilità criminali di Mussolini, sicuro mandante, non s’ha da parlare. Punto.

Purtroppo sappiamo poco, per l’ignoranza storica della mia generazione (1937), sul regime fascista, criminalità e corruzione, orribile complicità con il genocidio degli Ebrei, alleanza criminale e sciagurata con Hitler nella Seconda Guerra Mondiale, 8 settembre, Guerra Civile/Resistenza, più che altro narrazioni di famiglia. Molti non sanno nulla: cfr vuoto conoscitivo dell’ex primo ministro Conte che non sa cosa sia successo l’8 settembre del 1943.

Quando  si sono svolti quegli avvenimenti eravamo troppo piccoli per capire e per ricordare. Nella scuola italiana la Seconda guerra Mondiale non ha fatto parte dei programmi per molti anni dopo il 1945: una pudica censura dei primi governi postbellici che è durata fino a dopo gli anni 1960…e ancora. Della Resistenza (aka Guerra Civile) abbiamo conoscenza letteraria, non storica. (Romano Bilenchi, Alberto Moravia, Italo Calvino, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Giampaolo Pansa) Anche di quell’evento non c‘è traccia nei programmi della Scuola Media Statale Italiana fino agli anni 70…e forse ancora.

L’Amnistia del Ministro della Giustizia Palmiro Togliatti (Decreto Presidenziale 22 Giugno 1946 n. 4) ha privato l’Italia della sua “Norimberga” e oggi ne paghiamo ancora le conseguenze, con il corrente rigurgito neofascista. Allora sembrò la cosa giusta (o comoda) da fare. Oggi sappiamo che fu un tragico errore.

La tradizionale celebrazione del 25 Aprile e della Resistenza, per uno strano contrapasso, ha provocato la elisione storica delle responsabilità del regime fascista e della sua tragica agonia repubblichina di Salò.

Per questo diventano oggi molto interessanti i libri di Martha Gellhorn (The Face of War, Travels with myself and Another)  recentemente ripubblicati, proprio perché ancora attuali.

Il saggio sul processo di Norimberga, le corrispondenze dal fronte Italiano (1943-45) che Martha Gellhorn ha seguito sul campo con il contingente Polacco a Canadese riempiono una lacuna conoscitiva che è stata responsabile implicita di molti errori nella politica estera dell’Italia e dell’Europa negli anni 1950-2000: chi non conosce la storia rischia di ripeterne gli errori.…

Una attenzione editoriale sarebbe opportuna.

Lorenzo Matteoli

PS Giorgia Meloni ha postato sul suo sito il monologo di Scurati. Ovviamente allo scopo di dimostrare la sua estraneità alla censura. Mussolini giurò alla vedova di Giacomo Matteotti che avrebbe fatto di tutto per trovare i responsabili, mentre nel cassetto della sua scrivania aveva le carte dell’onorevole Matteotti insanguinate che gli assassini gli avevano consegnato. Su questa vicenda non sapremo mai la verità.

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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