Palamara: mi sono rotto i coglioni e i Bacioni di Salvini

 

palamara2 2La dialettica di Palamara: mi sono rotto i coglioni... 

Il potere logora …chi ce lo ha! Aveva torto l’onorevole Andreotti.
Le cronache delle riunioni notturne romane fra l’onorevole Luca Lotti e magistrati vari per gestire il potere nel Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) e controllare l’accesso degli “amici” ai vertici delle varie Procure sono deprimenti non solo per lo squallore etico che documentano, ma anche per il “linguaggio” da trivio che marcava il dialogo fra i biscazzieri (ha rotto il cazzo…non rompa i coglioni…mi sono rotto i coglioni… bisogna dargli un segnale forte….etc.).  Preoccupa anche la surreale stranezza delle valutazioni (incontrarsi con gli amici non è un reato…ha commesso una leggerezza ma non è un reato…non ho fatto nulla di male …) su comportamenti di disgustosa portata criminale tenuti da alti magistrati della Repubblica, membri del più autorevole organismo della Giustizia italiana, presieduto dalla più alta carica dello Stato che non voglio nemmeno nominare in queste note per il rispetto che le è dovuto. Un linguaggio corrente fra i magnaccia della più lurida prostituzione stradale. Giusta l’indignazione di Gianrico Carofiglio.

A meno di una radicale purga e di esemplari pesanti interventi di censura e disciplina non sarà facile recuperare dignità e credibilità per tutta la comunità della Magistratura.

 

bacio vergognoso
I “bacioni” di Salvini

 Dopo aver mandato, come vitelloni da spiaggia, “bacioni” strafottenti, svillaneggiato le “letterine” e deriso i “numerini” della Commissione Europea, l’onorevole Claudio Borghi e il vice-primo-ministro Matteo Salvini, dopo averne contestato l’autorità, accampando il primato della loro “Politica”, rispetto all  insulsaggini “tecniche” dei “commissari”, si lamentano perché la Commissione Europea e i ministri delle finanze di 27 paesi EU riuniti nell’Ecofin non si fidano e non credono nei “numerini” e nelle “letterine” di Claudio Borghi et al.  Il vice-primo-ministro Salvini, dopo aver fatto di tutto per distruggere la sua personale credibilità e quella del suo Governo con bugie, dati taroccati, provocazioni, insulti, sbeffeggiamenti arroganti, si lamenta perché la Commissione Europea e i suoi vertici non sono disposti a credere alle nuove fantasie di bilancio che il governo ha inviato a Bruxelles.

Il V.P.M. Salvini si comporta come uno che ha una granitica verità in tasca: è sicuro che i dati che la Commissione EU non ritiene credibili saranno invece presi per oro colato dai “mercati” quando l’Italia, sfiduciata dalla EU, dovrà vendere i titoli del suo debito (i suoi “numerini”) nelle borse mondiali.
La credibilità politica è più importante dei numerini, anche dei numerini veri e documentati. Vale il principio fondamentale della fiducia: la verità detta da un bugiardo conta come bugia.

Salvini deve chiedere ai suoi “comunicatori” quale credibilità può avere un ipocrita sbaciucchiatore di rosari per la cultura etica luterana e calvinista del Nord Europa.

Qualche dubbio?

lorenzo matteoli

 

Informazioni su matteolilorenzo

Architetto, Professore in Pensione (Politecnico di Torino, Tecnologia dell'Architettura), esperto in climatologia urbana ed edilizia, energia/ambiente/economia. Vivo in Australia dal 1993
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